Caro don Stefano, su FC 7 ho letto l’intervista a Simone Cristicchi. Grande artista, senza dubbio, ma nessun accenno che ha moglie e due figli minori. Si dà per scontato e normale, anche in un giornale dedicato alla famiglia, che viva con la compagna Amara. Io mi chiedo se questo è normale o giusto. Ci siamo, ci stanno abituando (la stampa in primis) a digerire tutto.

MARIA CECILIA ALBANESE


Cara Maria Cecilia, da sempre FC non dà patenti di “regolarità” a nessuno, perché sa che unico giudice giusto è il Signore. Un matrimonio finito è sempre fonte di sofferenza per tutte le persone coinvolte. E qui, nel rispetto, ci fermiamo, proprio perché «la strada della Chiesa è quella di non condannare eternamente nessuno» (Amoris laetitia n. 296), ma di farlo sentire partecipe, nella verità, della comunione ecclesiale. Cristicchi è una persona che, critica in gioventù verso una Chiesa saccente che ha tutte le risposte a ogni quesito, sta facendo un interessante cammino di fede (anche) all’interno della Fraternità di Romena. Cammino che trova espressione artistica nella sua musica piena di umanità, come nella canzone Quando sarai piccola, presentata al recente Festival di Sanremo e dedicata alla grave malattia degenerativa della madre.