Caro don, vorrei conoscere il suo parere su quanto accaduto tra Romano Prodi e la giornalista Lavinia Orefici durante una recente conferenza stampa. Cioè il gesto, diventato ormai tristemente celebre, con cui l’ex presidente del Consiglio avrebbe tirato i capelli alla cronista di Quarta Repubblica.. L’episodio è stato amplificato in maniera sproporzionata, anche per effetto di certa stampa. Tuttavia, dalle immagini si nota chiaramente che lui compie veramente quel gesto, che non mi sembra consono al profilo di un politico di statura europea.

ELVIRA


Cara Elvira, il gesto compiuto da Prodi è stato certamente inopportuno e criticabile, senza attenuanti. Una caduta di stile, tanto più grave se si considera la sua figura pubblica. Ma a peggiorare la vicenda mi sembra che sia stata la gestione successiva: prima la smentita («le ho solo toccato una spalla »), poi la minimizzazione dell’accaduto, infine – solo dopo cinque giorni e dinanzi all’evidenza del video – una tardiva e parziale ammissione di responsabilità.

Sarebbe bastato un immediato gesto di scuse, pubblico e privato, magari accompagnato da un bel mazzo di fiori. Un modo semplice e concreto per dimostrare ciò che Prodi è sempre stato: un cristiano e un uomo di buone maniere.

Condivido poi le parole di suor Anna Monia Alfieri – Cavaliere al merito della Repubblica e autorevole voce nel campo delle politiche scolastiche – che ha commentato: «Al di là dell’episodio in sé, ciò che temo maggiormente è la deriva culturale verso cui possono portarci simili comportamenti. Questi atteggiamenti, uniti alle forme spesso violente del dibattito politico, vanificano tutti gli sforzi educativi delle realtà positive che animano la nostra società, in special modo scuola e realtà formative presenti sul territorio». Una riflessione quanto mai necessaria