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A scanso di equivoci: è più che probabile che a usare i gas, in Siria, siano stati i soldati di Bashar al Assad. Ce lo fanno concludere tanti indizi, che non sto qui ora a elencare. Il che farebbe di Assad automaticamente un criminale di guerra.


Detto questo, è sconfortante il resoconto che del Rapporto Onu (Report on the Alleged Use of Chemical Weapons in the Ghouta Area of Damascus on 21 August 2013) hanno dato in media i giornali italiani. E’facile trovare il testo integrale del Rapporto: lo potete fare anche solo cliccando su questa riga. Scoprirete che la commissione d’inchiesta guidata dal professor Ake Sellstrom, svedese, esperto in armamenti, ha tirato una sola conclusione, questa: “Armi chimiche sono state effettivamente usate il 21 agosto 2013 nel conflitto in corso nella Repubblica Araba Siriana, anche contro i civili, bambini inclusi, su scala relativamente grande”. E stop.
Il Rapporto non contiene alcuna delle conclusioni che molti giornali hanno riportato come presunta farina del sacco degli esperti dell’Onu: traiettorie dei missili, provenienza degli armamenti, professionalità degli artiglieri, eccetera. Queste sono considerazioni dei funzionari e dei diplomatici di Usa, Francia e Gran Bretagna soprattutto. Legittime, anzi più che legittime, ma un tantino di parte.
E sono spesso considerazioni studiate per far presa sul pubblico ignaro di certi particolari tecnici. Per esempio: i razzi Rpg, di produzione russa, che sarebbero stati usati nella strage, per essere usati non necessitano di alcuna particolare abilità. Sono normali bazooka, che qualunque soldato con un normale addestramento potrebbe usare.
Assad ci ripugna, tutti d’accordo. Ma la propaganda è propaganda, non notizia. Anche su questo dovremmo essere tutti d’accordo.



