Articolo
03 giugno 2020
Da Jair Bolsonaro (Brasile) a Vladimir Putin e a Victor Orban (Ungheria), da Jeanine Áñez (Bolivia) a Santiago Abascal (Spagna). Senza dimenticare Matteo Salvini. Simboli e parole della fede hanno cittadinanza nella vita pubblica ma non per essere strumentalizzati ed esibiti "contro". Bibbie, rosari, icone, candele, "marce per Gesù": storie recenti che hanno fatto discutere. La riflessione di Iacopo Scaramuzzi che ha dedicato al fenomeno una ricerca pubblicata da Emi ("Dio? In fondo a destra")