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giovedì 12 settembre 2024
 
il caso
 

Chi sono i due padri, uno israeliano e uno palestinese, citati dal Papa e qual è il libro che ne racconta la storia

27/03/2024  Entrambi hanno perso una figlia nella guerra che insanguina da anni la Terra Santa. La loro vicenda è stata raccontata dallo scrittore irlandese Colum McCann nel romanzo "Apeirogon" (Feltrinelli), pubblicato nel 2021 e vincitore del Premio “Tiziano Terzani”. Ecco la recensione pubblicata su "Famiglia Cristiana"

Sono Rami Elhanan (nella foto in alto a sinistra) e Bassam Aramin (a destra) i due papà che hanno perso una figlia nel conflitto pluridecennale in corso in Terra Santa e che sono stati citati da papa Francesco nell'udienza generale di mercoledì. Smadar, la figlia 14enne di Rami, è stata uccisa da un kamikaze palestinese mentre faceva shopping con le amiche, nel centro di Gerusalemme. Abir, 10 anni, figlia di Bassam, è stata colpita a morte nel 2007 fuori dalla sua scuola da un giovane soldato israeliano. Il Papa, prima di salutarli pubblicamente nell'udienza generale, ha incontrato privatamente entrambi, come ha riferito la Sala Stampa vaticana.

La vicenda di Rami Elhanan e Bassam Aramin, e il loro impegno congiunto per la pace nella giustizia tramite l'associazione “The Parents Circle”, è stata raccontata dallo scrittore irlandese Colum McCann nel romanzo Apeirogon (Feltrinelli), pubblicato nel 2021 e vincitore del Premio “Tiziano Terzani”. McCann era presente all'udienza di papa Francesco con gli artisti il 23 giugno scorso.

Pubblichiamo la recensione di Apeirogon scritta da Paolo Perazzolo e pubblicata su Famiglia Cristiana nel 2021.

Lo scrittore irlandese Colum McCann, 59 anni, e la copertina del libro
Lo scrittore irlandese Colum McCann, 59 anni, e la copertina del libro

L'Apeirogon è un poligono dal numero infinito di lati. Possono essere diverse le ragioni che hanno spinto Colum Mc- Cann a sceglierlo come titolo del suo libro. Intanto perché dà un’immagine plastica e simbolica al tempo stesso della complessità della questione affrontata, ovvero il conflitto fra Israele e Palestina.

E poi perché dà conto dello stile letterario scelto dall’autore, ovvero un testo che è sia saggio sia romanzo, composto da tanti brevi paragrafi, che a volte sviluppano la vicenda principale, altre volte danno spazio ad aneddoti, episodi storici, riflessioni, informazioni di vario tipo (molte sulle migrazioni degli uccelli e sulle armi).

Cuore di questo lavoro è comunque la storia di Rami Elhanan, israeliano, e di Bassan Aramin, palestinese. Il primo è un affermato grafico, sposato con un’intellettuale, con diversi figli. Il secondo ha trascorso un lungo periodo in carcere per aver partecipato a una rivolta contro gli israeliani e ora, dopo i pensieri e le letture avvenute durante la detenzione, in cerca di un’identità nuova. Ad accomunare i due uomini interviene un fatto dram- matico: la perdita di una figlia a causa del “nemico”. Entrambi, anziché reagire con l’odio e la violenza, cercano di costruire una strada alternativa.

Trovano un riferimento importante nell’associazione "Parent Circle", che riunisce genitori che hanno sofferto il loro stesso terribile dolore. Rami e Bassan si incontrano, si conoscono, diventano profondamente amici e dedicano buona parte della loro vita a diffondere una cultura del dialogo, a lanciare un messaggio: finché continueremo con la logica dell’attentato e della repressione, non faremo altro che piangere i nostri morti e perde- re i nostri beni più preziosi. Bisogna immaginare qualcosa di nuovo, escogitare una politica nuova…

La prima parte del libro è costruita in paragrafi numerati da 1 a 500, che culminano con il discorso – commovente e lucidissimo – che Rami tiene nei suoi incontri. Poi compare un paragrafo numerato 1001, una sorta di omaggio all’amicizia fra questi due uomini e al loro progetto.

Infine, la seconda parte riprende la numerazione da 500 a 1. Cominciando con il discorso, anche questo molto forte, che Bassan tiene negli incontri. Le parole di questi due padri che hanno perso una figlia sono il culmine del libro, e sono posti al centro, a formare una piramide edificata sul dolore.

 
 
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