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La regina Camilla d'Inghilterra alla funzione religiosa della famiglia reale il giorno di Natale nella chiesa di St. Mary Magdalene
Un tentativo di violenza sessuale al quale ha resistito con successo quando era appena sedicenne e viaggiava da sola in treno. Con questo racconto, fatto alla BBC, durante il seguitissimo programma del mattino Today, la Regina Camilla ha rotto, insieme, due importanti tabù non scritti. Quello che dice che le donne devono mantenere la massima riservatezza su questo argomento, arrivando anche a non denunciare l’aggressore, e quello che dice che i reali non devono raccontare ai sudditi i particolari della loro vita privata e i dettagli del loro stato di salute.
Una famiglia decimata dalla violenza di un uomo lasciato dalla fidanzata
La moglie di re Carlo III ha rivelato ai sudditi un episodio per lei molto doloroso per sostenere la famiglia di John Hunt, famoso commentatore di gare di cavalli, decimata dalla violenza di Kyle Clifford, ex boyfriend di una delle figlie di Hunt, Louise. L’uomo, che non aveva accettatto di essere stato lasciato dalla ragazza, alla fine dello scorso giugno, qualche settimana dopo aveva attaccato la famiglia di lei con incredibile violenza e crudeltà, accoltellando la moglie di Hunt Carole, e poi violentando e uccidendo la ex fidanzata Louise e sterminando anche la sorella maggiore di lei Hannah.
John Hunt e l’unica figlia sopravvissuta, Amy, hanno incontrato la Regina Camilla a Clarence House, la sua residenza londinese, dove il programma della BBC, diretto dall’ex premier Theresa May, è stato registrato.
«Mi ero dimenticata di quello che mi era capitato anni fa ma il coraggio di John e Amy Hunt che parlano in continuazione, in pubblico, della violenza della quale sono stati vittime per sensibilizzare il pubblico sull’argomento mi ha fatto ricordare del tentativo di violenza che ho subito io stessa», ha spiegato la Regina Camilla, «Ero in treno in viaggio verso Londra dove mi aspettava mia mamma e un ragazzo ha tentato di violentarmi. Ho lottato e sono riuscita a mandarlo via ma quell’esperienza mi ha lasciato scioccata e arrabbiata. Quando sono scesa dal treno mia mamma mi ha chiesto: “Perchè I tuoi capelli sono tutti spettinati e manca un bottone dal tuo cappotto?”. “Sono stata attaccata”, gli ho risposto».


L’importanza di parlare dei traumi
Durante il programma della BBC la Regina Camilla ha ricordato l’importanza di raccontare esperienze traumatiche come modo per superarle e ha concordato con John Hunt e la figlia Amy che bisogna insegnare agli uomini, fin da quando sono molto giovani, a rispettare le donne. I social media, hanno detto, spesso propongono un modello di maschio violento e misogino che ha un’influenza negativa sulle nuove generazioni.
La Regina Camilla lavora da anni con le vittime di violenza domestica, collaborando con diverse charities che si occupano di questo problema come “Safe Lives” e “Refuge”. In Gran Bretagna, come in Italia, il tema della violenza sulle donne è di grande attualità.
Tra i casi più famosi, che hanno aumentato la consapevolezza dell’opinione pubblica su questo argomento, vi è quello di Sarah Everard, una trentenne che fu violentata e uccisa, quattro anni fa, dal poliziotto Wayne Couzens. L’inchiesta che ne seguì dimostrò come la violenza domestica è molto diffusa, anche nelle famiglie dei poliziotti, che tendono a giustificare e coprire i colleghi che commettono questo tipo di crimine.
I tanti tabù rotti dalla famiglia reale
La famiglia reale britannica ha spesso rotto tabù e convenzioni introducendo un approccio più moderno a temi molto importanti come la salute. Re Carlo ha detto di avere un cancro, anche se non ha specificato di che tipo, spiegando ai sudditi l’importanza di una diagnosi precoce e rompendo, così, con la convenzione che impone ai membri della monarchia la riservatezza sulle proprie condizioni di salute.
Per secoli, su questo argomento, è stato mantenuto il segreto assoluto, soprattutto quando si trattava di cancro, per mantenere un’idea di invincibilità dei reali. Il tumore ai polmoni che, alla fine, ha ucciso il nonno di Carlo, re Giorgio VI, è stato sempre nascosto cosi come quello di sua moglie, la regina madre, la mamma di Elisabetta II, colpita da un tumore al colon nel 1966 e da uno al seno nel 1984. La principessa Diana ha parlato, per prima, dei suoi problemi mentali e ha cambiato la percezione dell’AIDS, alla fine degli anni ottanta, toccando persone malate di HIV senza guanti per la prima volta.



