«Ho immaginato una Via Crucis vista con gli occhi dei bambini», racconta. Don Luigi D’Errico, 58 anni, romano originario della borgata di Montepaccato, guida una parrocchia nel quartiere Ardeatino di Roma dedicata ai Martiri dell’Uganda ed è anche referente diocesano per la catechesi delle persone disabili e nella sua parrocchia segue decine di giovani disabili. Le loro sofferenze di questo anno di pandemia hanno ispirato le meditazioni che don Luigi ha scritto per la Via Crucis celebrata in questo Venerdì Santo da papa Francesco, ancora una volta in Piazza San Pietro, senza la folla che fino al 2019 si raccoglieva al Colosseo.
Ai testi della Via Crucis dei Venerdì Santo 2021 ha contribuito anche il Gruppo Scout Agesci ‘Foligno I’, mentre le immagini che accompagnano le diverse Stazioni sono disegni realizzati da bambini e ragazzi della Casa Famiglia ‘Mater Divini Amoris’ e della Casa Famiglia ‘Tetto Casal Fattoria'”.
«I bambini hanno sofferto molto in questi mesi, soprattutto i disabili più gravi, ai quali sono mancati momenti di socialità, con gli amici e anche in famiglia, specialmente con i nonn», spiega don Luigi. «Nel pensare alla Via Crucis i bambini hanno visto nelle violenze dei soldati contro Gesù degli atti di bullismo, altri si sono commossi per le sofferenze e il pianto di Maria mentre Gesù viene martoriato dia suoi torturatori. Sono tanti i bambini che in questi mesi hanno visto piangere i loro genitori e non è mai facile mandare già la scena di una madre che piange».
A don Luigi D'Errico è dedicato un servizio pubblicato sul numero 14 di Famiglia Cristiana, in edicola da giovedì primo aprile.