(Foto Ansa: visitatori in coda per vedere la "Madonna Benois" di Leonardo alla Pinacoteca civica di Fabriano)
Melbourne e Granada per la letteratura, Buenos Aires e Montréal per il design, Dakar per le arti visive, e ancora, Parma per la gastronomia, Pekalongan, in Indonesia, per l'artigianato e l'arte popolare. Sono alcune delle città che, in tutti i continenti, hanno accolto e fatto propria una grande scommessa: puntare sull'industria culturale e sulle espressioni della creatività come motore fondamentale per uno sviluppo urbano sostenibile, come patrimonio prezioso da valorizzare e promuovere come risorse di un turismo di qualità. Sono le Città creative dell'Unesco, un network nato nel 2004: ne fanno parte 180 città in 72 Paesi, suddivise in sette categorie culturali (musica, letteratura, cinema, arti visive, artigianato e arte popolare, design, gastronomia).
In Italia attualmente le Città creative sono Roma, Milano, Bologna, Torino, Parma, Carrara, Pesaro, Alba e Fabriano. Ed è propria quest'ultima cittadina marchigiana - famosa nel mondo per la storica produzione della carta e della filigrana artistica, riconosciuta dall'Unesco nel settore artigianato e arte popolare - a ospitare in questi giorni, fino a sabato 15 giugno, la tredicesima Conferenza annuale delle Città creative. Quasi una settimana di convegni, dibattiti, laboratori, oltre a eventi culturali, musicali, artistici che animano piazze e strade del centro storico fabrianese - e che coinvolgono anche il resto delle Marche - per promuovere il confronto e la collaborazione tra le diverse realtà urbane del mondo nel segno della cultura, della storia, dell'arte, dell'incrocio fra tradizione e innovazione.
Il filo conduttore della Conferenza è "La città ideale", tema che Fabriano - gravemente colpita dal terremoto del settembre del 1997, e poi ancora dal sisma che ha messo in ginocchio il Centro-Italia nel 2016 - declina nel segno di una città resiliente che ha saputo trovare la forza di rinascere dopo una catasfrofe naturale.
In occasione della Conferenza Unesco a Fabriano è approdato uno dei capolavori pittorici di Leonardo da Vinci da giovane, La "Madonna Benois", che presumibilmente Leonardo dipinse intorno al 1478, quando aveva 26 anni, è uscita dal Museo Ermitage di San Pietroburgo ed è tornata in Italia per la prima volta dopo 35 anni. Fino al 30 giugno è esposta nella suggestiva cornice della Pinacoteca civica Molajoli di Fabriano. A luglio sarà visitabile alla Galleria nazionale dell'Umbria a Perugia, per tornare ai primi di agosto tra le collezioni dell'Ermitage, dove il famoso dipinto leonardesco - che prende il nome dalla proprietaria russa Marija Aleksandrovna Benois - è entrato nel 1914. Informazioni sugli eventi: www.unescofabriano2019.org.