«Oggi c’è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio. Non si
distrugge con le armi, si distrugge con le idee: ci sono colonizzazioni
ideologiche che distruggono. Bisogna difendersi dalle colonizzazioni
ideologiche». Papa Francesco risponde a una madre di famiglia, Irina, che,
incontrando il Papa insieme con sacerdoti, religiosi, operatori della
pastorale, seminaristi e famiglie, aveva sottolineato il pericolo della «teoria
gender e l’emarginazione della visione cristiana della vita, in particolare della
nostra scelta di educare come cattolici i nostri figli».
Il Papa risponde sul
punto, e spiega come difendere la famiglia e il matrimonio, immagine di Dio. «Il
matrimonio è la cosa più bella che Dio ha creato. La Bibbia ci dice che Dio ha
creato uomo e donna, li ha creati a sua immagine, cioè l'uomo e la donna che si
fanno una sola carne sono l'immagine di Dio».
E se ci sono difficoltà «bisogna subito chiedere aiuto», esorta papa
Francesco. Senza aspettare per fare pace e sapendo che, come ha ricordato più
volte nel corso delle sue catechesi, le parole più importanti sono «grazie,
perdono e scusa». Perché se si arriva al divorzio c’è qualcuno che paga, anzi «due»,
dice il Papa: «Dio, perché quando si
divorzia, si divide, una sola carne si sporca l'immagine di Dio. E pagano i
bambini, i figli. Voi non sapete, cari fratelli e sorelle, quanto soffrono i
bambini, i figli piccoli quando vedono le liti e la separazione dei genitori».
E dopo l’incontro nella chiesa dell’Assunta, papa Francesco ha voluto
visitare il centro di assistenza dei camilliani che serve un territorio di
circa 400 mila persone. Accanto alle persone più povere, bisognose, portatrici
di handicap, il centro offre aiuto anche ai profughi provenienti dall’Ossezia.
Insieme, profughi, bambini e ragazzi in carrozzina hanno danzato per il Papa.
Uno spettacolo colorato che ha commosso il Papa.