«Avere cura dei nonni e avere cura dei bambini è la prova di amore, non so se più grande, ma direi più promettente della famiglia, perché promette il futuro. Un popolo che non sa prendersi cura dei bambini e un popolo che non sa prendersi cura dei nonni è un popolo senza futuro, perché non ha la forza e non ha la memoria per andare avanti». Queste le parole che Papa Francesco ha pronunciato a Philadelphia durante l'ottavo incontro mondiale delle famiglie, parole che sottolineano il fondamentale ruolo che queste figure hanno nella crescita dei bambini. Per questo l'associazione ANLA (Associazione nazionale Lavoratori Anziani , cioè Seniores d’Azienda), in occasione del due ottobre, le fa sue per ribadire quanto i nonni siano importanti per la stabilità e il benessere delle famiglie perché il loro ruolo è proprio un importante punto di riferimento. Come spiega Antonio Zappi, presidente nazionale di ANLA,: «Essere nonni oggi significa avere una missione, un lavoro da compiere». «Oggi in Italia gli anziani, grazie al prolungamento della vita media e alle generali migliori condizioni di salute» continua «sono punti di riferimento per le famiglie e questo sotto un duplice aspetto: da un lato come sostegno perché se i figli hanno un lavoro, i nipotini vengono affidati a loro; dall'altro, se manca il lavoro, sono spesso l'unico punto di riferimento economico rimasto per le giovani famiglie. Gli anziani oggi più che mai sono, quindi, una risorsa per il Paese in termini di welfare, di risorse economiche ma anche e sempre più di memoria, saggezza e competenze. Solo nel dialogo fra giovani e anziani è possibile il vero progresso di un popolo».
Nella ricerca che il Censis ha condotto per Anla nel 2014, leggiamo che «Nonni e genitori rappresentano oggi un pilastro fin troppo importante per il welfare del Paese: tra 2004 al 2010 la quota di over 60 che aiuta economicamente figli e nipoti è balzata dal 31,9% al 47,9%». Per questo di nuovo ANLA ribadisce «E’ importante che il Paese oggi riconosca il ruolo dell’anziano, non per inutili quanto inappropriate rivendicazioni di ruolo, ma perché solo a partire dalla consapevolezza del contributo che gli anziani danno è possibile stimolare ancora di più il loro attivismo e il loro impegno sociale nelle sue molteplici forme, con effetti positivi non solo sulla loro dimensione di vita, privata e sociale, ma sull’intera collettività più in generale».
Venerdì 2, sabato 3, domenica 4 ottobre, ANLA aprirà le sue sedi in tutta Italia a chi vuole contribuire alla sua opera di volontariato e per far conoscere i valori che l'associazione vuole trasmettere. (Per informazioni:
www.anlablog.it e www.anla.it)