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venerdì 04 ottobre 2024
 
Il Teologo
 

Il collegamento tra il cero pasquale e il fonte battesimale

22/09/2022  «Nella parrocchia dove ero parroco ho sempre collocato il cero pasquale accanto al fonte battesimale che si trova a fianco dell’altare, un gradino sotto il presbiterio... L’attuale parroco lo ha tolto durante la Quaresima... È giusto?»

Nella parrocchia dove ero parroco ho sempre collocato il cero pasquale accanto al fonte battesimale che si trova a fianco dell’altare, un gradino sotto il presbiterio... L’attuale parroco lo ha tolto durante la Quaresima... È giusto?   

Don Giorgio B.

Il grande cero pasquale, che viene acceso nella veglia pasquale quale simbolo del Cristo risorto, resta, particolarmente adornato, presso l’altare o l’ambone durante tutto il tempo pasquale, cioè fino a Pentecoste. Tanto è importante la risurrezione di Gesù per la nostra fede che la si celebra con particolare solennità per cinquanta giorni consecutivi. Al di fuori di questo tempo liturgico le norme prevedono che il cero sia collocato nel battistero «per accendere alla sua fiamma le candele dei neo-battezzati», che con questo sacramento sono inseriti nel mistero di Cristo, morto e risorto. Se a causa di una collocazione non proprio del tutto corretta del fonte battesimale il cero finisce per essere sempre presente presso l’altare e l’ambone perde molto della sua forza simbolica per indicare chiaramente la specificità del tempo pasquale. Pertanto, l’averlo tolto durante la Quaresima è stato, a mio parere, un tentativo per salvaguardarne la portata simbolica, tanto più che in Quaresima non sono ritenuti opportuni i battesimi se non in caso di urgenza.

 
 
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