“Il fenomeno delle persone scomparse nel nostro Paese continua ad essere numericamente rilevante”. Lo ha detto nella sua Relazione semestrale il prefetto Giuliana Perrotta, Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse. Nel 2019 in Italia è stata denunciata la scomparsa di 15.044 persone. Ne sono state rintracciate 9.846 (fra queste 227 prove di vita), ne restano da trovare ancora 5.198.
Le persone scomparse dal 1 gennaio 1974 al 31 dicembre 2019 ancora d rintracciare sono 61.036, di cui 9.959 italiani e 51.077 stranieri. La maggior parte di queste persone (44.399 sono minorenni, quasi tutti stranieri). Un aumento consistente di minori scomparsi c’è stato fra il 2015 e il 2017, in seguito all’incremento nell’arrivo di migranti. “Le denunce di scomparsa di minori stranieri”, scrive il prefetto Perrotta, “sono quindi ancora in mero superiore rispetto a quelle degli italiani, ma il dato annuale dimostra che il fenomeno nel 2019 è in diminuzione rispetto agli anni 2016-2017. Le regioni dove il fenomeno delle scomparse è più consistente sono la Sicilia, il Lazio, la Lombardia e la Campania.
“Ancora una volta", si legge nella Relazione, "bisogna prendere atto che l’allontanamento volontario è la principale motivazione indicata nei verbali di denuncia”, dice Perrotta. Ma spesso “sono considerati come volontari anche i casi di allontanamento di minori dai centri di accoglienza, che dovrebbero invece essere rubricati con tale specifica motivazione”.
Tra le principali iniziative realizzate nei mesi scorsi dal Commissario straordinario va segnalata la istituzione della Consulta Nazionale per le Persone Scomparse. La Consulta, presieduta dal prefetto Perrotta, è composta dai rappresentanti delle associazioni dei familiari delle persone scomparse e da altre organizzazioni di volontariato.