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martedì 17 settembre 2024
 
Anna Maria Ajello
 

La scuola migliore? E' quella sotto casa

22/06/2015  A chi si illude che sia possibile scegliere la scuola migliore, la presidentessa degli Invalsi, l'Istituto che valuta la preparazione degli alunni nei diversi istituti italiani, risponde che è sempre meglio preferire la più vicina a casa.

Un avviso importante a tutti i genitori in ricerca continua del meglio. A questi genitori ansiosi e sempre pronti a misurare risultati e prestazioni, convinti di guadagnarsi e assicurarsi il futuro per i figli, un’indicazione facile da seguire: se volete la scuola migliore cercate intorno a casa vostra. Di solito è quella più vicina.

E se a dirlo è Anna Maria Ajello, presidente dell'Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione) che per mestiere “valuta scuole” possiamo darle ascolto.
Intervistata dal Corriere della Sera spiega : «Gli Invalsi sono solo uno degli indicatori di qualità. Valutare una scuola solo sulla base dei risultati Invalsi non ha senso. Le prove Invalsi sono solo uno degli indicatori della qualità di una scuola.

C’è chi ha chiesto di rendere pubblici i risultati di questi test per aiutare i genitori a scegliere la scuola migliore per i propri figli: «significa attribuire all'Invalsi un ruolo che non ha. Se per esempio dovessi iscrivere mio figlio alla scuola primaria e fossi in dubbio tra un istituto con dei risultati Invalsi migliori, ma più lontano da casa, e quello sotto casa che è andato un po' peggio nell'Invalsi, ma ha un bel giardino e ambienti ricchi di materiali didattici e che prende in carico con cura gli alunni che hanno specifiche difficoltà, io non esiterei a scegliere il secondo».

Per quanto riguarda poi la difficoltà di reperire informazioni sugli istituti annuncia che «da luglio le cose cambiano, perché per la prima volta verrà pubblicato il rapporto di autovalutazione delle scuole, il cosiddetto Rav. Un documento - spiega Ajello - che prevede 49 indicatori, uno dei quali è costituito dai risultati Invalsi, pesati però rispetto allo status socio-economico degli studenti e al contesto di provenienza. Perché non avrebbe senso confrontare la prestazione dei ragazzi di una scuola di Trento con quelli di Scampia».

Quindi il suggerimento è molto semplice. Sicuramente esistono scuole migliori di altre. Quali siano ce lo dicono innumerevoli fattori e non solo i risultati degli Invalsi. Ma per orientarsi nella scelta è meglio sempre usare il buon senso e capire che oltre ai risultati scolastici, che sono molto opinabili, è importante tener conto anche del grado di accoglienza e di impegno nel prendersi cura degli alunni di un istituto e ricordarsi quanto sia utile per un bambino e per la sua crescita l’appartenenza al territorio, e la possibilità di avere relazioni con i compagni anche fuori da scuola.

 
 
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