I musei sono come gli iceberg. Hanno una parte emersa e una parte sommersa. Quella emersa sono le sale in cui ammiriamo dipinti, sculture, oggetti. Quella sommersa sono i depositi. Come accade per gli iceberg, la parte sommersa spesso è quella che occupa più spazio. Qualche anno fa una ricerca dell’Istituto Bruno Leoni calcolò che la quota degli oggetti esposti all’ Hermitage di San Pietroburgo è pari al 7 per cento , al Guggenheim di New York è dell’8 per cento, al Prado di Madrid del 9 per cento, al British Museum di Londra del 10 per cento. La situazione non è molto diversa per i maggiori musei italiani, nei quali si conservano opere d’arte che spesso restano invisibili.
Mauro Fiorese, fotografo veronese morto nel 2016 a 46 anni stroncato da un tumore (Mauro tenne un diario pubblico per immagini della sua battaglia contro la malattia) ebbe l’idea di fotografare la parte invisibile di quattordici musei italiani. Tra questi: gli Uffizi di Firenze, la Galleria Borghese di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Le Gallerie di Capodimonte a Napoli, il MART di Rovereto e altri.
Il progetto è stato realizzato in tre anni, fra il 2014 e il 2016. Dal 5 aprile al 22 settembre 2019 ventisei scatti della serie di Fiorese sono esposti alla Galleria d’Arte Moderna “Achille Forti”, nel Palazzo della Ragione di Verona. La mostra si intitola “Mauro Fiorese. Treasure Rooms”, è curata da Beatrice Benedetti e Patrizia Nuzzo, promossa dai Civici Musei del Comune di Verona in collaborazione con la Galleria Boxart. Ogni foto è stampata su carta di cotone, racchiusa in vetro e incorniciata, come se fosse il prezioso dipinto di una collezione.
“È la rivincita morale del tempo nel mondo dell’arte, di ciò che ‘si deposita’, del silenzioso accumularsi del lavoro e delle idee estetiche, nella loro realtà suggestiva anche quando non appare ma è presente, costante, ad essa di può fare affidamento sempre. Con queste fotografie Fiorese ci dice che le emozioni nascono anche dove non si immaginerebbe e non hanno mai fine”, dice Francesca Rossi, direttore dei Musei Civici di Verona.
In occasione della mostra, a maggio Verona ospiterà un Convegno nazionale dedicato proprio alla valorizzazione delle opere conservate nei musei.