Tradizionale appuntamento di fine anno della diplomazia italiana, si è aperta oggi a Roma la 15a la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo. L’evento riunisce oltre 100 titolari delle Sedi diplomatiche italiane all’estero e ha come titolo “La diplomazia italiana al servizio del Paese in un mondo che cambia”. Nel suo messaggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto che “l’aggressione brutale della Federazione russa ai danni dell’Ucraina ha messo in discussione le regole sulle quali abbiamo fondato la nostra pacifica convivenza. Un ordine basato sul rispetto del diritto internazionale”. Perciò, ha aggiunto Mattarella,“alla diplomazia spetta in questo momento storico proprio il difficile compito di tutelare questo patrimonio faticosamente conquistato, che trova i suoi baluardi nel processo di integrazione europea e nel sistema multilaterale rappresentato dalle Nazioni Unite, nonché nel nostro saldo collocamento nel quadro dell’Alleanza atlantica. Al centro di questo sistema di valori vi è la dignità umana e il rispetto della persona, che oggi vediamo invece in tante parti del mondo calpestato. Quanto sta avvenendo in queste settimane in Iran supera ogni limite e non può, in alcun modo, essere accantonato”.
“In uno scenario in cui le crisi assumono sempre più dimensione e portata globale”, ha detto ancora Mattarella, “anche la nostra risposta, per essere efficace, non può che articolarsi a livello multilaterale. È, del resto, la vocazione espressa in oltre settanta anni dalla Repubblica, incisa nel testo della nostra Costituzione.I cambiamenti climatici, la povertà diffusa e la crescente minaccia dell’insicurezza alimentare, così come una corretta gestione dei flussi migratori, richiedono oggi più che mai maggiore interazione fra gli Stati e un multilateralismo più efficace. In altre parole più diplomazia”.
Nel suo intervento, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che "L'Europa rappresenta una stella polare per le nostre scelte politiche. Rappresenta il nostro futuro e la migliore opportunità per tutelare i cittadini italiani”. Tajani ha indicato fra le priorità della politica estera italiana il sostegno all’Ucraina. Un sostegno anche di tipo di militare "in difesa del diritto internazionale e dell'indipendenza del Paese, ma sempre con l'obiettivo di raggiungere la pace”. Tajani ha sottolineato che l'impegno italiano proseguirà anche nella fase successiva, ossia la "ricostruzione" del Paese.
Tajani ha voluto ricordare “un ambasciatore che ha dato la vita per la patria” e ha annunciato che la scala del Palazzo della Farnesina sarà intitolata all'ambasciatore Luca Attanasio, vittima di un attentato il 22 febbraio 2021 mentre era in missione in Congo. “Dobbiamo rendergli onore”, ha detto il ministro, “e insieme a lui, "renderemo onore anche alla medaglia d'oro al valore militare, il carabiniere scelto Vittorio Iacovacci, caduto per tentare di salvare l'ambasciatore. A lui dedicheremo una sala della nostra Unità di crisi. Rendere onore ai caduti è un modo per fissare nella memoria il sacrificio fatto nell'interesse superiore della patria”.