Erano a una ventina di chilometri da Crotone, in località Steccato di Cutro, ma la barca, un vecchio peschereccio, non ha retto al mare agitato. Oltre 150 persone hanno così fatto naufragio. Tra essi anche molti bambini. Sul posto sono subito intervenuti la Capitaneria di porto e la Guardia di finanza, ma i soccorsi sono stati resi difficili dalle proibitive condizioni metereologiche. FInora 81 persone sono state salvate e subito accolte dalle istituzioni e dalla popolazione.
Purtroppo però continua anche il recupero delle salme. Tra le prime a essere ripescate quella di un neonato, di un bimbo di tre anni e di un altro di sette.
E mentre dalle opposizioni Nicola Fratoianni, di sinistra italiana dichiara: "Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un 'carico residuale' vero governo Meloni? Evidentemente se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso potevano forse essere salvati", in una nota di palazzo Chigi Giorgia Meloni esprime il "suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del 'biglietto' da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro".
Il governo, continua la nota, ''è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di una immigrazione senza regole"