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lunedì 16 settembre 2024
 
Lutto
 

Morto Antonio Paolucci, ex direttore dei Musei vaticani

05/02/2024  Una grande cultura, soprattutto michelangiolesca. Con lui se ne va uno dei più grandi storici dell'arte del nostro Paese

«La scomparsa di Antonio Paolucci crea un grande vuoto nel mondo della cultura. Profondissimo conoscitore della storia dell'arte, museologo di fama mondiale, colpiva per la cristallina chiarezza del suo pensiero». Eike Schmidt, ex direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, ora alla guida del Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli, ricorda così l’ex direttore dei Musei vaticani scomparso a Firenze nel pomeriggio del 4 febbraio, all’età di 84 anni. Nato a Rimini il 29 settembre 1939, si era laureato in storia dell'arte nel 1964 con Roberto Longhi. Aveva iniziato la sua carriera vincendo, nel 1969, il concorso come ispettore delle Belle arti all'interno della Soprintendenza ai beni artistici e storici di Firenze. È stato poi soprintendente anche a Venezia, Verona, Mantova, e direttore dell'Opificio delle Pietre dure a Firenze. Nel 1988 è stato nominato soprintendente ai beni artistici e storici di Firenze, Prato e Pistoia. In questo ruolo di è occupato anche dei danni al patrimonio artistico provocati alla Galleria degli Uffizi nel 1993 dall'attentato dei Georgofili. Dal 1995 al 1996 è stato ministro per i beni culturali nel governo Dini. Nel 2002 è stato nominato soprintendente del Polo museale fiorentino e nel 2004 direttore regionale per i beni storici, artistici e paesaggistici della Toscana. Nel 1997, dopo il terremoto in Umbria e nelle Marche fu commissario straordinario per il restauro della basilica di San Francesco ad Assisi.

Nel novembre 2007 venne nominato da Papa Benedetto XVI direttore dei Musei Vaticani, in sostituzione dell'archeologo Francesco Buranelli il cui incarico era scaduto nel maggio 2007. Nel luglio 2016 Papa Francesco ha scelto come successore Barbara Jatta, entrata in carica il primo gennaio 2017, che nei precedenti sei mesi lo aveva affiancato come vicedirettrice.

Antonio Paolucci, dice ancora Schmidt. «era dotato di grande umanità grazie alla quale ha saputo guidare e ispirare i colleghi nel loro lavoro, me incluso. È stato per me un onore poter sempre contare sui suoi consigli e sul suo esempio»

 
 
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