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lunedì 09 settembre 2024
 
Tradizioni
 

Perché a Milano a San Biagio si mangia il panettone?

03/02/2024  Si tratta di una tradizione soprattutto del capoluogo lombardo, "patria" del più amato dolce natalizio italiano. Ecco perché il 3 febbraio, festa di San Biagio, si usa mangiare l'ultimo panettone della stagione (o meglio l'ultima fetta)

Milano, città avveniristica e dei grattacieli conserva ancora, all'ombra della Madonnina, qualcuna delle sue antiche tradizioni, legata a un passato dal sapore contadino e a una città che non aveva ancora intrapreso la strada per diventare una metropoli.

Tra queste la tradizione, quasi d'obbligo, di mangiare a San Biagio un boccone dell’ultimo panettone avanzato fino a febbraio. 

San Biagio è una tradizione di Milano poco conosciuta al di fuori dei confini della città, ma utilissima per finire i panettoni avanzati dalle feste di Natale. Perché viene chiamato il panettone di San Biagio? Presto detto: il 3 febbraio è la giornata in cui la Chiesa ricorda San Biagio, una figura che secondo la tradizione popolare milanese ‘benedis la gola e él nas‘, insomma "benedisce la gola e il naso".

 I milanesi, infatti, sono soliti mangiare un panettone proprio in questa giornata (anche se non è freschissimo, anzi meglio).

San Biagio era un medico armeno, vissuto nel III secolo d.C.: si narra che compì un miracolo quando una madre disperata gli portò il figlio morente per una lisca conficcata in gola. San Biagio gli diede una grossa mollica di pane che, scendendo in gola, rimosse la lisca salvando il ragazzo. Inutile aggiungere che, dopo aver subito il martirio, Biagio venne fatto santo e dichiarato protettore della gola.

Il legame con la città di Milano, però, arrivò molto più tardi ed è riferito a una leggenda contadina: una massaia prima di Natale portò a un frate un panettone, perché lo benedicesse. Essendo molto impegnato, il frate – che si chiamava Desiderio ed era evidentemente molto goloso – le disse di lasciarglielo e passare nei giorni successivi a riprenderlo.

La donna se ne dimenticò e frate Desiderio, dopo averlo benedetto, iniziò a sbocconcellarlo, finché si accorse di averlo finito. La donna si ripresentò a chiedere il suo panettone benedetto proprio il 3 febbraio, giorno di San Biagio: il frate si preparò a consegnarle l’involucro vuoto e a scusarsi, ma al momento di consegnarglielo si accorse che nell’involucro era comparso un panettone grosso il doppio rispetto a quello originale.

Il miracolo fu attribuito a San Biagio, che diede il via alla tradizione di portare un panettone avanzato a benedire ogni 3 febbraio per poi mangiarlo a colazione con la famiglia per proteggere dai malanni della gola. 

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