(Foto Reuters: veglia di preghiera per l'attacco alla sinagoga in California)

Ancora una sparatoria negli Stati Uniti. La violenza legata all'odio razziale e religioso scuote di nuovo il Paese. In California, nella cittadina di Poway, a una ventina di chilometri a nord di San Diego, il centro ebraico della Congregation Chabad, dove moltissimi fedeli si erano riuniti sabato mattina per celebrare la Pasqua ebraica, è stata presa di mira da un ragazzo di 19 anni, probabilmente un suprematista bianco, che ha aperto il fuoco. Una donna di 60 anni è morta e tre persone, fra cui un rabbino, sono rimaste ferite.

Il diciannovenne, che è stato fermato dagli agenti di polizia dopo un breve scontro a fuoco mentre tentava la fuga, avrebbe lasciato una lettera aperta pubblicata sulla Rete in cui avrebbe dichiarato il suo odio nei confronti degli ebrei e avrebbe scritto di essersi ispirato a Brenton Tarrant, il suprematista autore della terribile strage nelle moschee di Cristchurch, in Nuova Zelanda. Ma gli inquirenti stanno valutando la loro autenticità e veridicità.

Il presidente Donald Trump ha parlato di un "crimine dell'odio". Ma dell'attentatore in California non si conosce ancora molto. Il suo nome è John Earnest e si sa che è uno studente della California State University San Marcos, non ha precedenti penali e apparentemente non avrebbe contatti con gruppi supermatisti. La polizia sta indagando se questo attentato sia legato in qualche modo all'incendio di una moschea a Escondido avvenuto un mese fa e stanno valutando se sia il caso di aumentare i controlli e la sicurezza dei luoghi di culto. Nelle immediate vicinanze della sinagoga ci sono altri due centri religiosi, una chiea ortodossa e una chiesa luterana, in un quartiere considerato finora molto sicuro e traquillo. 

Negli Stati Uniti brucia ancora il ricordo di quello che viene considerato l'attentato antisemita più grave nell storia americana: l'attacco alla sinagoga di Pittsburgh, in Pennsylvania, avvenuta solo sei mesi fa, il 27 orrobre 2018, che ha provocato la morte di undici persone.