Sono in Africa da 47 anni. Qui, quando un ragazzo e una ragazza si mettono insieme e hanno dei figli non possono più accedere ai sacramenti. Non così per sacerdoti coinvolti in relazioni con donne... La regola non vale per tutti?

UN MISSIONARIO LAICO


Sì, le regole dovrebbero valere per tutti. Non tanto per ragioni giuridiche, ma per coerenza e amore della verità. La norma attuale, infatti, chiede ai conviventi di portare a compimento la loro comunione d’amore con il matrimonio. Diversamente il loro comportamento non è coerente né evangelico e non permette di accedere ai sacramenti.
L’attuale Sinodo sulla famiglia, tuttavia, non ignora contesti culturali (soprattutto in Africa) che vedono itinerari matrimoniali “per tappe”, che vanno valutati, rispettati e orientati verso l’ideale evangelico (cfr. Strumento di lavoro sinodale n. 28).

L’ambigua situazione di certi sacerdoti è deplorevole. Ma, soprattutto in certe culture, apre la delicata problematica sul celibato dei preti e l’ordinazione presbiterale di uomini sposati.