Appello del Papa per i disabili all’Angelus odierno di inizio dell’Avvento. Lo spunto è la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità che si celebra domani. «Ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi – ha detto Benedetto XVI affacciato dalla finestra del suo studio in piazza San Pietro – è sempre un valore inestimabile, e come tale va considerata. Incoraggio le comunità ecclesiali ad essere attente e accoglienti verso questi fratelli e sorelle. Esorto i legislatori e i governanti a tutelare le persone con disabilità e a promuovere la loro piena partecipazione alla vita della società».

Benedetto XVI ha ricordato alle migliaia di fedeli raccolti all’interno del colonnato del Bernini il significato dell’Avvento per i credenti. «Oggi la Chiesa inizia un nuovo anno liturgico, un cammino che viene ulteriormente arricchito dall’anno della fede, a 50 anni dall’apertura del Concilio ecumenico vaticano II», ha detto Ratzinger. Il “primo tempo” di questo itinerario è l’Avvento: «La parola "avvento" significa "venuta", o "presenza". Nel mondo antico indicava la visita del re o dell’imperatore in una provincia; nel linguaggio cristiano è riferita alla venuta di Dio, alla sua presenza nel mondo».


In questo senso, «in mezzo agli sconvolgimenti del mondo, o ai deserti dell’indifferenza e del materialismo, i cristiani accolgono da Dio la salvezza e la testimoniano con un diverso modo di vivere, come una città posta sopra un monte», ha proseguito il Papa, che, invocando la Madonna, ha concluso: «Lasciamoci guidare da lei, perché il Dio che viene non ci trovi chiusi o distratti, ma possa, in ognuno di noi, estendere un po’ il suo regno di amore, di giustizia e di pace».

Presenti in piazza San Pietro anche un gruppo di lavoratori e sindacalisti dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi), che da quattro mesi non paga gli stipendi. “Santità salvate 1.800 dipendenti dell'Idi San Carlo”, “Sua Santità confidiamo in Lei”, alcuni degli striscioni esposti.