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La pioggina tiepida di metà novembre e le nebbioline tipiche di questa stagione dell’anno restano fuori e te le scordi quando si alza il sipario del Teatro Alighieri di Ravenna e si accendono sul palcoscenico i meravigliosi colori del teatro di Pier Luigi Pizzi. Quei gialli e quei viola che solo lui sa usare in modo coraggioso e impeccabile, i mantelli arancioni, un rosso corallo che accende e scalda la scena grazie anche al sapiente uso delle luci da parte di Oscar Frosio. Intitolata “L’invisibil fa vedere Amore”, la Trilogia d’Autunno del Ravenna Festival anche quest’anno ha rinnovato il fortunato dialogo fra Pier Luigi Pizzi, l’Accademia Bizantina e Ottavio Dantone, magistrali interpreti del repertorio barocco. Dopo l’edizione del 2024 dedicata a Monteverdi e Purcell, la Trilogia del 2025 è stata interamente dedicata a Georg Friedrich Händel, con due nuovi allestimenti di Orlando e Alcina e l’esecuzione del Messiah, in questo caso con Dantone alla guida dell’Orchestra Cherubini e il bravissimo Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”.
“Ottavio è musicista scrupolosissimo nel rispetto dello stile del compositore, capace sempre di trovare le ragioni della musica, ma possiede anche un profondo senso del teatro. Con lui trovo sempre un punto di incontro e le soluzioni giuste per rendere più fluida la drammaturgia”, dice Pizzi. L’intesa fra il regista e il direttore che da quarant’anni di dedica allo studio del repertorio barocco c’è e si vede. I due spettacoli funzionano e incantano il pubblico accorso al Teatro Alighieri, anche dall’estero, con una folto gruppo di appassionati norvegesi. Nel cast doppio impegno per gli artisti impegnati nei due titoli, come l’applauditissima Martina Licari, Elmar Hauser e Christian Senn. Protagonista di Orlando è il bravo controtenore fiorentino Filippo Mineccia, apprezzato specialista di questo repertorio, mentre nel ruolo di Alcina spicca la presenza scenica della piacentina Giuseppina Bridelli.
In occasione della Trilogia d’Autunno l’Accademia Bizantina ha presentato il progetto discografico e concertistico Baroque Anatomy. Il progetto prevede l’esecuzione dei Concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach insieme a brani attinenti fra di loro per geografia, genesi, storia personale dei compositori. Prima tappa di questo percorso è il CD Baroque Anatomy #5 - The eye presentato da HDBSonus. Il Quinto Concerto Brandeburghese (celebre per il lungo assolo del clavicembalo) è affiancato a brani di Georg Philipp Telemann e Carl Philipp Emanuel Bach. È previsto un tour di concerti live dal 2 febbraio con tappe a Trieste (Teatro Verdi), Roma (Aula Magna Rettorato La Sapienza), Bologna (Teatro Auditorium Manzoni) e Vicenza (Teatro Comunale).
(foto di Zani Casadio e Luca Concas)



