Il teatro può aiutare una comunità ferita a rinascere? E’ la scommessa di "Beni comuni", il progetto finanziato dal Ministero della cultura e del turismo, in collaborazione con Ert (Fondazione teatro Emilia Romagna) e Ater formazione, che ha coinvolto a partire da ottobre undici comuni del cratere del terremoto che due anni fa ha colpito l’Emilia.

Comunità indebolite non solo dal punto di vista materiale, che hanno visto messe in forse anche la loro identità e la loro coesione. Quando un evento come il terremoto colpisce paesi e centri storici, con le loro chiese, i teatri, i punti di riferimento dell’intera collettività, è facile ripiegarsi su se stessi, rinunciare al dialogo e al confronto, anche in una terra che ha dimostrato di non piegarsi facilmente, come appunto l’Emilia. In questo caso, il teatro e la cultura possono assumere un valore taumaturgico di rigenerazione, a patto che riescano a coinvolgere le persone su temi importanti, come l’identità e il futuro del territorio, beni comuni come l’acqua e le risorse naturali.

Il capofila dell’iniziativa è stato il comune di Carpi, che ha potuto mettere a disposizione il suo storico teatro, colpito dal sisma ma reso ormai agibile. A Carpi si sono aggiunti i comuni di Mirandola, Cavezzo, Concordia, San Felice sul Panaro, Finale Emilia, San Possidonio, Novi, Cento, Campogalliano e Soliera. Una settantina gli eventi promossi a raggiera in questi mesi tra laboratori teatrali, musicali e di danza, letture nelle biblioteche e nelle scuole, pièce teatrali. Tutto questo è stato reso possibile dal coinvolgimento dei conservatori e delle corali del territorio e dalla collaborazioni degli attori del gruppo di lavoro Beni comuni ma anche di importanti protagonisti della scena locale e internazionale come Aterballetto, il Teatro delle Albe e il Teatro dei Due Mondi.

Da segnalare la generosità di artisti di fama internazionale come Sarah Jane Morris e Jan Shaw, che nei giorni scorsi hanno animato a Cento un workshop aperto agli studenti e agli appassionati di musica, conclusosi poi con un concerto. L’evento finale dell’iniziativa si terrà la sera del prossimo 20 dicembre nel teatro di Carpi: un atelier sul tema "Comunitalia". La vita è un valore d’uso per tutti che coinvolgerà oltre 200 persone tra cittadini e attori professionisti. Simonetta Pagnotti