Mi sono sposata per amore, ma dopo anni di litigi, violenze e anche tradimenti ho chiesto la separazione e, infine, il divorzio. Con sentenza del tribunale dei minori i figli sono restati con me. Lui è affetto da epilessia in forma leggera e ora mi chiedo se non avessi dovuto  perdonare, ma non ce l’ho fatta e mi sento in colpa.

FRANCY 

La decisione non è stata presa in un momento di esasperazione, ma responsabilmente e dopo lunghi anni  di paziente sopportazione. Le parole più rassicuranti e confortanti le vengono da papa Francesco,  che nell’Esortazione apostolica Amoris laetitia del 2016 così scrive: «In alcuni casi, la considerazione  della propria dignità e del bene dei figli impone di porre un limite fermo alle pretese eccessive dell’altro, a  una grande ingiustizia, alla violenza o a una mancanza di rispetto diventata cronica. Bisogna riconoscere  che ci sono casi in cui la separazione è inevitabile. A volte può diventare persino necessaria, quando  appunto si tratta di sottrarre il coniuge più debole, o figli piccoli, alle ferite più gravi causate dalla  prepotenza e dalla violenza, dall’avvilimento e dallo sfruttamento, dall’estraneità e dall’indifferenza.  Comunque deve essere considerata come estremo rimedio dopo che ogni altro ragionevole tentativo si sia  dimostrato vano». Sembra proprio questo il caso e non c’è altro da aggiungere.