«Sappiamo che molti bambini e ragazzi come noi vivono in città e Paesi dove c’è la guerra». La delegazione di ragazzi dell’Azione cattolica italiana che ha incontrato il Papa per i tradizionali auguri di Natale, ha espresso, a nome di tutti, la fatica di immaginare il dolore di chi perde i propri affetti o vive nella paura. Nel confermare il proprio impegno «a costruire ogni giorno la pace!», gli accierrini anche chiesto a Leone XIV, che incontravano per la prima volta, di continuare «a dire al mondo che la pace è il più bel regalo che i grandi possono fare a noi ragazzi».

Il Pontefice li ha incoraggiati ricordando che «fare pace è un’“azione cattolica” per eccellenza, perché è il gesto che ci rende testimoni di Gesù, il Redentore del mondo». Ha poi sottolineato lo slogan scelto per l’anno associativo invitando a osservare il presepe. «Mentre guardate San Giuseppe e la Madonna, i pastori, l’asino e il bue, vedete realizzato il titolo del vostro percorso associativo di quest’anno: “C’è spazio per tutti”. Sì, attorno al Signore, che si fa uomo per salvarci, c’è spazio per tutti! Egli fa posto ad ogni persona, ad ogni bambino, ragazzo, giovane e anziano. Quando il Figlio di Dio viene nel mondo non trova spazio in una casa, ma bussa al nostro cuore proprio mentre apre il suo per accogliere tutti con amore».

Per questo ha invitato i ragazzi a pregare davanti al presepe chiedendo di «poter essere come quegli angeli che annunciano la gloria di Dio e la pace agli uomini. Questa pace è l’impegno di ogni persona di buona volontà, e soprattutto di noi cristiani, che siamo chiamati non solo a essere buoni, ma a diventare migliori ogni giorno. A diventare santi, come Pier Giorgio Frassati – che faceva parte dell’Azione Cattolica – e come Carlo Acutis: vi incoraggio a imitare la loro passione per il Vangelo e le loro opere, sempre animate dalla carità. Agendo come loro, il vostro annuncio di pace sarà luminoso, perché in compagnia di Gesù sarete davvero liberi e felici, pronti a tendere la mano al prossimo, soprattutto a chi è in difficoltà».

Nel corso dell’incontro i ragazzi - provenienti da 12 diocesi italiane e accompagnati, oltre che dai loro educatori, dal presidente nazionale di Aci, Giuseppe Notarstefano, dall’assistente generale, monsignor Claudio Giuliodori, dalla responsabile nazionale Acr, Annamaria Bongio con la sua vice Claudia D’Angelo e l’assistente Acr, don Francesco Marrapodi – hanno regalato al Papa una fornitura di prodotti destinati all’Elemosineria Apostolica per la carità verso i poveri (sacchi a pelo, coperte, prodotti per l’igiene personale); la Tessera di iscrizione all’Acr n. 1 per l’anno 2026; una copia del Sussidio per il Mese della pace 2026, che rilancia la riflessione del Pontefice per la LIX Giornata mondiale della pace; la spilla “Terra in Pace”, legata all’iniziativa Acr 2026 a sostegno della Custodia di Terra Santa; copie dei Cammini formativi e dei Sussidi Acr per Avvento e Quaresima; e il volume dell’Editrice Ave Pellegrini di Speranza, dedicato all’eredità spirituale di Carlo Carretto.