Quando ho visto il presepe dei “senza volto e inclusivo” allestito a Bruxelles, non le dico cosa ho pensato. Fantozzi l’avrebbe definita una boiata pazzesca.

Enzo

Presepe woke o bufala costruita ad arte? Ogni dicembre puntualmente siamo distratti dal messaggio essenziale del Natale non solo da regali e luminarie, ma anche dalle solite polemiche per “difendere” la “identità cristiana” e tenere caldo il ferro in vista delle prossime elezioni.

Il presepe di Bruxelles, intitolato Les Étoffes de la Nativité (Le stoffe della Natività), fatto con tessuti riciclati in cui i volti sono volutamente non riconoscibili, è stato allestito dalla cattolicissima signora Victoria-Maria Geyer nella piazza centrale della città e ha sostituito, su richiesta dell’amministrazione comunale, un vecchio presepe di legno ormai rovinato dal tempo. È stato preventivamente approvato dal vescovo e dal parroco della cattedrale. Omnia munda mundis.