Liberata la città di Manbijn, al confine con la Turchia. Si chiude così una delle vie privilegiate per il passaggio dei foreign fighters. Gli ostaggi di nuovo liberi festaggiano facendosi tagliare la barba e bruciando i burqa

Si susseguono le uccisioni di giovani yazide: se non accettano di diventare prostitute per i combattenti dell’Isis vengono sterminate. Queste atrocità si stanno ripetendo da due anni. L’ennesimo crimine contro l’umanità, che presto potrebbe essere portato avanti la Corte Penale Internazionale.

Parla Arije Antinori, criminologo, esperto europeo di terrorismo, coordinatore del Cri.Me Lab “Sapienza” dell’Università di Roma. Descrive le novità assolute di questo modello di “strategia del terrore”. E indica anche i passi per contrastarlo efficacemente.

Hollande si allea con il Cremlino per le operazioni in Siria, Obama definisce "costruttivo" l'atteggiamento di Putin. I morti di Parigi fanno cambiare la politica internazionale. E la Russia...

È morto ieri, pare stroncatoda un malore, il sociologo algerino, esperto del mondo musulmano, voce moderata del mondo arabo, docente nelle università italiane. Pubblichiamo l'intervista realizzata da Famiglia Cristiana nel novembre scorso in occasione della pubblicazione del suo ultimo libro, "Il jihadista della porta accanto". In essa lamentava l'isolamento in cui, lui come altri intellettuali arabi, erano stati lasciati.

Sedici villaggi rasi al suolo. I morti potrebbero essere 2 mila. Il gruppo punterebbe a creare un secondo “califfato”. Nei giorni scorsi i terroristi hanno compiuto diversi attacchi coordinati anche nel vicino Camerun.

A Derna, in Libia, appena al di là del mare, si è installata una "filiale" del califfato proclamato dall'Isisi in Siria e Iraq. L'Italia è a rischio?

Stefano Allievi, sociologo e studioso del mondo islamico, fa un paragone con la nostra storia recente. E spiega perché la propaganda dell'Isis ha effetto su tanti giovani europei.

L'agenzia di stampa Asianews pubblica la riflessione del gesuita padre Samir Khalil Samir, tra i più autorevoli studiosi del mondo musulmano.La retorica di Abu Bakr al Baghdadi è fallimentare: è rifiutato da tutti, nessun musulmano vuole vivere in un califfato. Ha però ragione su un punto: la decadenza del mondo islamico.