Medici senza frontiere ha lanciato la raccolta online Un mondo a tavola, dieci ricette dal mondo. Dall’aperitivo al dolce, un viaggio alla scoperta, attraverso il cibo, dei Paesi dove la Ong opera in prima linea
Hussein Al Najjar lavorava come infermiere per Medici senza frontiere ed è morto il 16 settembre a seguito delle ferite da schegge riportate cinque giorni prima. "Operare a Gaza City al momento è estremamente pericoloso a causa della mancanza di garanzie di sicurezza da parte del Governo israeliano", spiega Jacob Granger, coordinatore dell'emergenza della Ong a Gaza. "Gli operatori umanitari rischiano la vita ogni giorno per fornire acqua e servizi sanitari"
Nel Paese africano martoriato da un sanguinoso conflitto ad agosto è tornato il colera, che ha colpito alcune regioni e si aggiunge a una condizione già disastrosa del sistema sanitario. La risposta all'emergenza dei team di Medici senza frontiere
La testimonianza di Matthias Kennes, capomissione di Msf a Gaza. Anche le ambulanze vengono colpite dagli attacchi aerei e trasferire i pazienti in sicurezza nelle strutture sanitarie è complicato
La campagna prende avvio venerdì 4 marzo e si pone l’obiettivo di superare 1 milione di euro. Gli interventi (anche) in collaborazione con Unhcr e Medici senza frontiere
"La popolazione vive in condizioni drammatiche", denuncia Medici Senza Frontiere. Gli sfollati interni sono ormai 4 milioni. Donne e bambini sono i più vulnerabili.
"Non abbiamo avuto altra scelta, perché le autorità continuano a negarci il diritto di fornire assistenza alle persone", spiega Laura Martinelli, capomissione della Ong nel Paese. "Eravamo una delle poche organizzazioni internazionali sul terreno ad offrire assistenza medica gratuita"
Si combatte a Lashkar Gah, nella provincia di Helmand, ma sono sotto attacco anche Kandahar ed Herat. Tante vittime civili. Gli ospedali di Emergency e Msf sotto pressione, mentre il presidente Ghani accusa gli Stati Uniti di aver abbandonato il paese.
Operatori sul campo della Ong internazionale sono stati testimoni oculari di esecuzioni sommarie nella regione settentrionale del Paese africano, dove il Premier Abiy Ahmend Ali ha lanciato un’offensiva ai primi di novembre. Sono già molte le testimonianze che parlano di crimini di guerra e contro l’umanità
Un team della Ong sta lavorando all'ospedale della cittadina lombarda a sostegno del personale sanitario, mettendo in campo la sua esperienza nella gestione d epidemie ed emergenze nel mondo.
La popolazione delle isole che ospitano i rifugiati protesta e sciopera contro il sovraffollamento dei campi. Medici Senza Frontiere denuncia la mancanza di cure mediche essenziali per i bambini gravemente malati
Nel 2010 la capitale Port-au-Prince e altre aree del Paese furono rase al suolo. Oggi il Paese vive ancora una crisi devastante, causata dalla povertà, dall’instabilità, dall’insicurezza. Medici senza Frontiere fa il punto sul sistema sanitario: una vera emergenza umanitaria
Potrebbe essere in via di soluzione lo stallo che dura da molti giorni sui 503 naufraghi a bordo delle navi delle Ong, non solo di quella spagnola ma anche della Ocean Viking. Il provvedimento dei giudici romani fa riferimento alla violazione delle norme di diritto internazionale del mare in materia di soccorso presenti all’interno del Decreto sicurezza bis
Il dottor Luca Pigozzi è membro del team di soccorso della nave di Msf-Sos Mediterranee. Racconta le terribili condizioni in cui hanno trovato i naufraghi nelle quattro operazioni di salvataggio. Passano i giorni, ma nessun Paese europeo risponde all’appello di dare un porto sicuro a questi disperati. E l’Italia continua a negare l’accesso ai porti.
Si parla di almeno 60 vittime tra i migranti ospitati in un centro adiacente alla base militare di Dhaman, alla periferia di Tripoli, vittima di un borbardamento aereo dell'aviazione del generale Khalifa Haftar. La base di Dhaman è uno dei depositi in cui le milizie di Misurata e quelle fedeli al governo del presidente Fayez al-Serraj hanno concentrato le loro riserve di munizioni e di veicoli utilizzati per la difesa di Tripoli, sotto attacco dal 4 aprile dalle milizie del generale della Cirenaica. Il commento di Medici senza frontiere, che operava nel centro
Secondo l'organizzazione umanitaria, l'Hiv pediatrico resta una malattia trascurata, perché mancano farmaci antiretrovirali formulati appositamente per l'infanzia. Nel 2017 le malattie legate al virus hanno ucciso 110mila bambini nel mondo.
Unanime la delusione. Il fallimento del G7 – sottolineano le organizzazioni non governative – causerà più sofferenze, farà aumentare le morti in mare, perpetuerà le terribili condizioni di accoglienza per migranti e rifugiati
In questi ultimi cinque giorni, nella città siriana sono stati uccisi almeno 96 bambini, e 223 sono stati feriti. Medici senza Frontiere e Save The Children si uniscono alla denuncia dell’agenzia Onu. Ecco il rapporto drammatico dei loro operatori.
Dopo l’ennesimo bombardamento – ancora una volta – contro un ospedale, Medici senza Frontiere annuncia che lascerà lo Yemen del nord. Questi attacchi contro le strutture sanitarie, come pure i duplici o triplici bombardamenti sugli stessi luoghi (che vanno a colpire i soccorritori) sono crimini di guerra e contro l’umanità. Una petizione, lanciata su change.org dal nostro collaboratore Luigi Grimaldi, chiede che il nostro governo interrompa perlomeno le forniture di armi all’Arabia Saudita, responsabile delle violazioni del diritto internazionale.
Da anni, coloro che nel mare lavorano notte e giorno si imbattono in imbarcazioni in difficoltà e portano in salvo i migranti mettendoli al sicuro sulle proprie barche. Per rendere più efficace la loro capacità di intervento, Medici senza frontiere (Msf) ha organizzato un corso di formazione di 6 giorni per 116 pescatori nella città di Zarzis.
Si moltiplicano le denunce per la catastrofe umanitaria: l’allarme viene dalla Croce Rossa e da Medici senza frontiere. C’è lo spettro di una nuova escalation per la riconquista della capitale Sana'a.
«La popolazione civile paga il prezzo più alto a causa dell’intensità della violenza», denuncia Medici senza frontiere. I bombardamenti e le stragi sono quotidiane. Intanto, truppe di terra saudite sono ad Aden. E l'alleanza filo-saudita si fa beffe dell’Onu.
Leonardo Frisari è un chirurgo italiano. Sta operando per Medici Senza Frontiere nel conflitto yemenita. Ha 65 anni, è in pensione, dopo una vita passata all'Ospedale Maggiore di Bologna. È qui da tre settimane. Prima è stato protagonista di interventi umanitari in America Latina, Haiti, Siria, Repubblica Centroafricana.
«La popolazione yemenita sta morendo per soffocamento. La situazione attuale è catastrofica: ci sono 16 milioni milioni di persone a rischio vita». È l'allarme lanciato dal dottor Stefano Zannini, per molti anni operatore sul campo nelle zone più calde del pianeta e oggi Direttore del dipartimento di supporto alle operazioni di Medici Senza Frontiere (Msf) Italia che partecipa alle azioni di assistenza e soccorso nel conflitto yemenita.
Il presidente di Msf Italia sta per salire a bordo di una delle due navi da soccorso che l’organismo umanitario ha approntato, in collaborazione con Moas. Spiega perché ha deciso di farlo, e cosa occorre cambiare per fermare questo sterminio del mare.