riflessioneSe la madre Simonetta ha sottolineato più volte che non c’era nessuno all’addio di suo figlio è perché, forse, si aspettava quell’abbraccio, fosse anche da parte di qualche bullo che aveva bersagliato suo figlio, quell’accompagnamento, quella presenza che, anche muta, anche imbarazzata, come poteva essere in questo caso, lenisce, accarezza, conforta, fa sentire meno soli. Nessuno, invece, è stato l’ultimo atto di bullismo che ha trafitto Paolo e aggiunto dolore a dolore per la sua famiglia