Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 06 ottobre 2024
 
Caso Pioltello
 

Continua il braccio di ferro tra il preside dell’Iqbal Masih e Valditara

21/03/2024  Secondo l’ufficio scolastico della Lombardia - attivato dal Ministro dell’Istruzione - la delibera della scuola di Pioltello sulla chiusura per la fine del Ramadan è irregolare. Ecco la risposta del preside dell’istituto Iqbal Masih di Pioltello

Il dibattito politico intorno alla scuola Iqbal Masih di Pioltello, finita sotto i riflettori per aver deciso di sospendere l’attività didattica il prossimo 10 aprile in concomitanza della fine del Ramadan, non accenna a placarsi. Nei giorni scorsi il leader della Lega Matteo Salvini aveva lanciato strali contro la decisione, gridando “al pericolo di islamizzazione” a fronte di una decisione presa il 19 maggio 2023 all’unanimità dal consiglio d’istituto della scuola dell’hinterland di Milano - che conta il 43% degli studenti di fede musulmana su 1200 alunni -. Immediata la reazione anche del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che aveva chiesto verifiche all’ufficio scolastico regionale competente, ovvero quello lombardo. Che in merito ha preso rapidamente una decisione. Nonostante i tecnici e gli esperti di diritto scolastico siano tutti concordi sul fatto che il preside - Alessandro Fanfoni - abbia agito nel rispetto delle leggi, l’ufficio scolastico in burocratese ha comunicato: «Sono state evidenziate talune irregolarità della delibera assunta dal consiglio d’istituto. Il direttore generale ha pertanto invitato il dirigente scolastico, nella sua qualità di garante della legittimità dell’azione amministrativa della scuola, a valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento in autotutela da parte dello stesso consiglio d’istituto, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia».

Non si scompone il preside che, nonostante abbia raccontato di essere stato minacciato e insultato in questi giorni in cui alcuni striscioni carichi di messaggi d’odio e intolleranza sono apparsi nei pressi della scuola, ha replicato con una nota ufficiale alla lettera dell’ufficio regionale in cui non compare nessuna spiegazione delle presunte irregolarità dell’ Iqbal Masih: «Ringrazio l’Ufficio scolastico per il celere riscontro in merito alla necessità di disapplicare la delibera del Consiglio di Istituto relativa al calendario scolastico 2023/2024. Sarà pertanto doveroso coinvolgere nuovamente gli organi collegiali nel processo decisionale che porterà alla nuova delibera», ha scritto Alessandro Fanfoni che ripassa la palla al consiglio d’istituto, competente - secondo la legge - della scelta dei tre giorni discrezionali di vacanza, che si aggiungono a quelli standard stabiliti da ogni Ufficio scolastico regionale.

Sulla questione è ritornata anche la Diocesi di Milano: « È un legittimo provvedimento dell'istituto, non solo assolutamente normale, ma auspicabile», ha detto l'Arcivescovo ambrosiano, Monsignor Mario Delpini. Che aggiunge: «Non mi pare il caso di far diventare la questione un problema. Una delle cose più importanti della vita è la religione. Credo anche che quanto deciso dalla scuola sia addirittura auspicabile. Rispettare la festa dei musulmani è un modo per capire l'altro. Le scuole tengono in considerazione le settimane bianche, figuriamoci un appuntamento come questo. Lo ritengo un ottimo esempio che davanti a una realtà complessa, che abbraccia la logica dell’incontro».

 

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo