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Cosa fare affinché l'amore sopravviva al tempo?

06/02/2020  Non ci sono risposte magiche né “scorciatoie” facili per l’amore. Di rado l’amore felice è facile

Ogni amore autentico vuole eternità. Vuole durare per sempre. Gli innamorati rubano i baci cercando di compensare per il tempo rubato dei loro incontri che sembra non bastare mai e che passa in un lampo. Il desiderio degli innamorati è quello di vivere un momento eterno in cui la gioia, il piacere e il battito del cuore accelerato duri per sempre. Già Nietzsche l’aveva intuito: «Ogni piacere vuole eternità – vuole profonda, profonda eternità». A maggior ragione il “piacere” dell’amore.

Eppure… bisogna constatare tristemente che tanti amori non sono all’altezza delle premesse e delle promesse iniziali. La realtà dei fatti sembra dar più ragione al titolo della commedia di Carlo Verdone: L’amore è eterno finché dura.

Si può fare qualcosa per custodire la magia dell’amore? Come conservare «l’amore eterno» nel tempo?

Da sposo e conferenziere che tratta queste tematiche e da autore che ha scritto libri sul tema, so bene che non ci sono risposte magiche e che non ci sono “scorciatoie” facili per l’amore. Ma più che una constatazione pessimista, questa la metto come pietra miliare nella riflessione. Di rado l’amore felice è facile. Harold Kohn ci ricorda che «le case felici sono costruite con mattoni di pazienza». In poche parole, affinché l’amore duri, bisogna darsi da fare!

La felicità è impegnativa e richiede un rinnovato impegno dagli innamorati. L’amore è più di un sentimento spontaneo e passivo. L’amore è volontà determinata e impegno attivo. Solo in questo terreno affidabile della volontà, il seme fragile del sentimento può mettere radici e germogliare.

Approfitto dell’analogia del germoglio per presentare alcune intuizioni esperienziali per custodire l’amore nel tempo. Per crescere, un seme ha bisogno di un’atmosfera che allo stesso tempo lo custodisca e lo sproni. Analogamente, l’amore dovrebbe essere tenero ed esigente. Ora, entrambe le parole possono essere fraintese e nelle prossime puntate mi dedicherò proprio a chiarire cosa intendo per «tenerezza» ed «esigenza».

Per ora ti invito a contemplare la natura. Ci parla più di tanti libri. Guardando come la terra si comporta verso un seme, si può ammirare il suo stile sapiente nell’essere tenera, ma non viziosa; e nell’essere esigente, ma non pretenziosa. Imita la natura, perché ha una sapienza soprannaturale. E imitandola, abbi cura del tuo amore.

Inviate le vostre domande a lettori.credere@stpauls.it

 
 
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