Sarah Maestri non poteva immaginare che in quel giorno ormai lontano del 2012 a Medjugorje la sua esistenza sarebbe cambiata per sempre. È lì ferma, persa nelle sue riflessioni, quando il telefono inizia a suonare: imbarazzata, risponde a voce bassa. È un amico, Carmine, che da anni ospita in famiglia bambini provenienti da Bielorussia e Ucraina, i paesi più colpiti dal disastro nucleare di Chernobyl. Le chiede un aiuto perché ha un problema: Sarah dovrebbe ospitare per qualche giorno una bambina di otto anni, Alesia, che arriva da un orfanotrofio bielorusso.
È una nuova vita e una nuova Sarah che nascono quel giorno, ma ancora lei non lo sa. «All’improvviso, in aeroporto», mi racconta, «mi sono trovata inginocchiata di fronte a una bambina che mi guardava seria, con il suo passato doloroso e le sue domande, trascinandosi dietro una valigia vuota. Ho sentito subito qualcosa di indescrivibile». Attrice di teatro, cinema e tv, ma anche conduttrice radio e scrittrice, Sarah raggiunge la fama interpretando Alice nel film Notte prima degli esami di Fausto Brizzi e la sua carriera decolla e non si ferma più. Il suo primo libro, La bambina dei fiori di carta (Aliberti), pubblicato nel 2009, racconta la sua infanzia passata in ospedale per una grave malattia. Il 20 settembre esce il suo secondo libro Stringimi a te (Garzanti): è il racconto emozionante della nascita di un amore che non si può rimandare indietro e che stravolge la vita. La storia di tanti anni di difficoltà, di burocrazia, di gioie e dolori, di un andare e venire dall’Italia alla Bielorussia per ricongiungersi con quella bambina che è diventata la metà del suo cuore, fino ad arrivare, il 24 agosto 2018, all’adozione come mamma single.
E, alla fine di ogni capitolo, in poche righe, c’è Alesia, ormai diciottenne, che racconta ciò che è accaduto dal suo punto di vista. Sarah è un vulcano di emozioni e vitalità: le sue parole diventano in fretta un dialogo, le piace confrontarsi e si percepisce – ascolta, ride, ribatte, si commuove – mi parla come se ci conoscessimo da anni. «Credevo che la mia strada fosse diversa: non avevo mai pensato di diventare madre», mi spiega. «La maternità mi faceva paura anche per il dolore fisico. In realtà ho capito che il dolore è in quello strappo che sente ogni mamma quando capisce che il figlio cresce e deve lasciarlo andare. I figli li accompagni ma non ti appartengono: è questa la sfida più difficile. Ho scritto questo libro non tanto per testimoniare che è possibile adottare da madre single, la legge è chiara in tal senso, quanto per far capire che si tratta di una scelta radicale, per sempre: non sei più “Sarah” ma sei “la madre di Alesia”». Continua Sarah: «Il centro non sei più tu ma è la relazione, il tuo essere mamma di un’altra creatura unita ma distinta da te. L’adozione ha un suo percorso di preparazione: capisci che da soli non ce la si fa… siamo chiamati a essere uniti, ad appoggiarci e a essere parte di una comunità educante. Anche la Parola è chiara. “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”, si legge nel Vangelo secondo Matteo».
IL MIO «ECCOMI», IL MIO “SÌ”
La maternità per Sarah inizia a Medjugorje, ma è un puzzle che ricostruisce oggi, rileggendo i tanti piccoli segni che, messi insieme, compongono un meraviglioso mosaico: le “dioincidenze”, mi dice. «La chiamata che ricevo lì è un mistero che mi si rivela adesso, allora era una semplice telefonata: ogni cosa che si concretizzava, passo dopo passo, capitava poi sempre in un giorno mariano. Mi è stato donato quel legame di cui non avrei mai potuto liberarmi. È stato il mio “Eccomi”, il mio “sì”: ho scritto il libro pensando al Magnificat». Fin da bambina Sarah ha un suo dialogo con Maria: «Parlavo alla statua della Madonna con naturalezza, come se questa fosse reale: vivevo la fede pura come può esserla quella di un bambino. Credo che ognuno di noi possa dialogare con Maria e Gesù attraverso la preghiera e la parola: il Vangelo su questo è molto chiaro. Crescendo non ho mai perso la fede ma l’ho colpevolmente trascurata, come un amico caro che trascuri ma sai che c’è sempre e ti aspetta. Dopo il successo ero più confusa: pensavo al ladrone che implora Gesù di portarlo nel regno dei cieli dopo averne combinate di ogni colore. E mi illudevo di fare lo stesso. Mi dicevo: Gesù perdona. Perché vivere una vita di sacrifici?». Nel 2012 però scatta in Sarah qualcosa: per un caso, appunto una “dioincidenza”, segue un’amica per le Lodi mattutine e incontra così la comunità Nuovi Orizzonti fondata da Chiara Amirante, al cui carisma si consacra: «Scopro che in realtà il paradiso lo posso vivere qui. Quando nel vangelo di Giovanni si legge: “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”, capisco che quelli che chiamavo sacrifici in realtà erano consigli paterni, dati perché potessi essere felice. Lì inizia il mio cambiamento di fede. Maria di fatto è sempre stata con me, anche se io ho vissuto tutto il periodo del successo non rivolgendomi né a lei né a Gesù ma riferendomi al mondo. Alla fine non incontro Maria a Medjugorje, ma Maria mi stravolgerà la vita proprio lì, e quando dico il mio “sì” senza consapevolezza, scopro che in realtà mi chiama alla maternità esattamente come era stata chiamata lei». Sarah, alla fine del libro, ringrazia. Tra tutti questi grazie ce n’è uno speciale. In mezzo agli altri, come si ringrazia un’amica.
DALLA SOAP ALLA SCRITTURA
Sarah Maestri è nata a Luino (Varese) nel 1979. Ha studiato recitazione e ha esordito in tv nel 1999 con le soap di Canale 5 Vivere e Cento vetrine. Per l’interpretazione di quest’ultima vince la Telegrolla d’oro 2003. Debutta al cinema in I cavalieri che fecero l’impresa (2001) di Pupi Avati e raggiunge il successo con Notte prima degli esami (2006) di Fausto Brizzi, prendendo parte anche al sequel del 2007. È comparsa in varie fiction, tra le quali Terra ribelle, Che Dio ci aiuti e Provaci ancora prof. Nel 2009 ha pubblicato il libro autobiografico La bambina dei fiori di carta.
CHI É
Età 42 anni
Professione Scrittrice e attrice
Famiglia È mamma single di Alesia
Fede Particolarmente legata alla Madonna Professione Famiglia