Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 06 novembre 2024
 
LA POLEMICA
 

Lo spot Esselunga ci racconta una verità

27/09/2023  È un filmato che colpisce dritto al cuore. A molti non piace perché costringe gli adulti a riconoscere che nessun bambino è felice quando due genitori si separano e, anche nelle migliori situazioni, c’è sempre un dolore profondo che abita il suo mondo interiore. Il gesto di donare la pesca racconta questa sofferenza inespressa e il desiderio di riallineare l’intesa tra due genitori che non sono più coniugi

All’ipermercato, la mamma perde di vista la bambina di circa 10 anni. La ritrova al reparto ortofrutta: stava cercando una pesca. “Se vuoi una pesca me lo dici”: la mamma fa capire alla figlia che non si scompare dalla vista e dal controllo genitoriale in un luogo dispersivo e affollato.

Le emozioni della mamma sono tutte visibili e anche ben esplicitate dalle sue parole. Quelle della bambina restano invisibili. Quel gesto apparentemente trasgressivo e fuori dalle regole, nasconde un bisogno che la bambina non sa raccontare a parole. Mamma e papà infatti sono separati. Lei vuole donare quella pesca a papà, quando lui la verrà a prendere e dirgli che è stata la mamma a sceglierla per lui e a volergliela far avere tramite la consegna da parte sua.

La pesca racconta un bisogno grande della bambina che lei non sa o non può raccontare a parole. Simboleggia il desiderio di riallineare l’intesa tra due genitori che non possono essere più coniugi. E’ un simbolo di mediazione famigliare, quella che dovrebbero fare i genitori a favore dei figli, ma che spesso vede i figli impegnati in un compito che ai loro genitori riesce difficile. Non sappiamo quasi nulla di questa famiglia, nel breve tempo di questo spot.

Vediamo una storia che ci tocca il cuore perché ci fa capire quante cose ci sono nei gesti e nei silenzi dei bambini e dei figli. E’ decisamente una narrazione “perturbante” quella proposta da questa pubblicità. Non permette agli adulti di rimanere in una finta “comfort zone”, non nasconde verità che – chi lavora con coppie che si separano – conosce benissimo e maneggia nella propria pratica professionale ogni giorno. Potremmo dire che il messaggio dello spot colpisce al centro del cuore: c’è un dolore profondo che abita il mondo interiore di un bambino quando mamma e papà si separano.

E’ un dolore che viene attraversato e gestito attraverso fantasie di riappacificazione, gesti maldestri che vorrebbero rimettere insieme ciò che il principio di realtà ha diviso. Non è colpa dei bambini faticare a comprendere i motivi per cui due genitori si lasciano. E’ una conseguenza inevitabile dovuta al frantumarsi di quel senso di protezione e sicurezza che ogni separazione coniugale porta con sé nella vita dei figli, quando essi sono presenti e coinvolti dalla fine della storia d’amore di chi li ha messi al mondo.

Spot Esselunga "La pesca", perché se ne discute

  

Questo spot è stato molto criticato. Alcuni dicono che colpevolizza i genitori che si separano. Che narra qualcosa che ha il potere di aggiungere dolore ad un dolore che già c’è e che quindi non ha bisogno di essere amplificato. Io invece penso che questo spot ci dia fastidio perché ci obbliga a comprendere che quella libertà che giustamente noi adulti possiamo agire e gestire nella nostra vita ha inevitabilmente della conseguenze sulle vite di coloro che dipendono da noi.

Non c’è separazione di coppia che non porti dolore nella vita di un figlio. Quel dolore lì, ovvero quello dei figli, molti genitori preferirebbero non vederlo. Addirittura non pensarlo. “Dottore noi ci separeremo, ma non faremo soffrire i nostri figli”. Accade spesso, nello studio del terapeuta, che una coppia che sta dividendo dica questa frase. In questi casi, noi terapeuti dobbiamo aiutare quei due adulti a riformulare questa frase in un modo completamente diverso: «Vi separerete e la vostra separazione porterà molto dolore nella vita della vostra famiglia.

Ma se manterrete alta l’alleanza genitoriale e lavorerete in squadra, insegnerete ai vostri figli che alcuni dolori nella vita non si possono evitare. Però si possono attraversare, elaborare e superare. Non è un’impresa facile e voi dovrete essere capitani coraggiosi dentro una tempesta che dovrete imparare ad addomesticare». Anche nelle migliori separazioni, i figli fanno vivere ai genitori attimi di tempesta.

La pesca che la bambina dona al suo papà, dicendo che gliel’ha data la mamma, è un’onda che arriva e travolge noi adulti perché ci mostra che nessun bambino è mai felice quando due genitori si separano. E questa è l’unica verità di cui dobbiamo diventare consapevoli. Questo spot ce la racconta. E ce la racconta bene. Non stigmatizza, non condanna, non colpevolizza. al contrario fa ciò di cui tutti i bambini hanno bisogno quando due genitori si separano: responsabilizza gli adulti. Forse per questo è così divisiva e perturbante. 

Il video dello spot: Esselunga, "La pesca"

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo