PHOTO
Sono una maestra di 92 anni e mi chiedo: che fine hanno fatto i direttori didattici e i presidi che controllavano il lavoro dei docenti tenendo conto dei programmi? Venticinque anni fa nacque la moda delle crocette e del vero/falso. Niente interrogazioni, niente compiti: così sono nati i dislessici e i discalculici. I giovani di questo tempo non sono più tonti di quelli degli anni passati.
M. Antonietta
Ho qualche dubbio che la causa dei disturbi di apprendimento – dislessia, disortografia e discalculia – siano dovuti al cambio dei metodi didattici. Un tempo chi ne soffriva, senza magari poter dare un nome a quel disturbo, non era forse considerato “tonto” punto e basta?
La legge 170/2010 li ha riconosciuti come disturbi specifici e negli ultimi anni le diagnosi sono raddoppiate (la media nazionale è del 5%), anche grazie al perfezionamento delle tecniche diagnostiche.
Di fronte a bambini ipermediatizzati, buttati davanti a uno schermo ancora piccoli e traumatizzati dal Covid, occorre ricorrere a tecniche di apprendimento innovative. Un mondo complesso richiede strategie complesse.





