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Può sembrare incredibile ma al centro del dibattito tra Usa e Russia sulla siria c'è (anche) la figura di suor Agnes Mariam, 61 anni, superiora del monastero melchita cattolico di San Giacomo il Mutilato, nella Siria centrale. Suor Agnes Mariam, infatti, si è esposta pubblicamente per sostenere che i video con le vittime dei gas di Assad, diffusi dalle Tv americane su sollecitazione della Casa Bianca, sono dei falsi, strumenti di pura propaganda girati dai ribelli anti-Assad per fornire una scusa all'intervento militare.
Il fatto che si tratti di una religiosa, per di più cattolica, a prendere una simile posizione ha ovviamente fatto scalpore. Al punto che il ministro degli Esteri della Russia, Lavrov, non ha esitato a citarne la testimonianza persino durante i colloqui diplomatici con la controparte americana. Altrettanto ovviamente, tutto il fronte ostile ad Assad non ha esitato nel cercare di screditarla, trattandola da complice del regime.
Da questo punto di vista, suor Agnes Mariam ha punti deboli e punti forti. Libanese di origine, in passato ha criticato aspramente il regime di Damasco per l'occupazione del Libano. E altrettanto ha fatto quando gli elicotteri dell'aviazione militare di Assad hanno colpito nei pressi del suo monastero. D'altro canto, la religiosa non ha prodotto alcuna prova concreta su cui basare la convinzione che i video delle vittime dei gas sono dei falsi ben confezionati.
Resta, inalterata, la sua figura controversa. Orfana di padre all'età di 15 anni, Marie Fadia Laham (questo il suo nome per il mondo) attraversò un periodo di sbandamento che per anni la fece vivere da hippy tra India e Tibet. Tornata in Libano, entrò in convento, divenne suora e fu poi trasferita in Siria. Da dove, come sappiamo, non si è più mossa.
Il fatto che si tratti di una religiosa, per di più cattolica, a prendere una simile posizione ha ovviamente fatto scalpore. Al punto che il ministro degli Esteri della Russia, Lavrov, non ha esitato a citarne la testimonianza persino durante i colloqui diplomatici con la controparte americana. Altrettanto ovviamente, tutto il fronte ostile ad Assad non ha esitato nel cercare di screditarla, trattandola da complice del regime.
Da questo punto di vista, suor Agnes Mariam ha punti deboli e punti forti. Libanese di origine, in passato ha criticato aspramente il regime di Damasco per l'occupazione del Libano. E altrettanto ha fatto quando gli elicotteri dell'aviazione militare di Assad hanno colpito nei pressi del suo monastero. D'altro canto, la religiosa non ha prodotto alcuna prova concreta su cui basare la convinzione che i video delle vittime dei gas sono dei falsi ben confezionati.
Resta, inalterata, la sua figura controversa. Orfana di padre all'età di 15 anni, Marie Fadia Laham (questo il suo nome per il mondo) attraversò un periodo di sbandamento che per anni la fece vivere da hippy tra India e Tibet. Tornata in Libano, entrò in convento, divenne suora e fu poi trasferita in Siria. Da dove, come sappiamo, non si è più mossa.



