PHOTO
Due giorni fa, nella città di Qaboun, a Nord di Damasco capitale della Siria, tre colpi di mortaio sono stati sparati su una scuola, uccidendo 11 bambini e ferendone più o meno gravemente molti altri. Atroce ma, nel corso di questa guerra civile che ha già fatto quasi 200 mila morti, piuttosto comune.
Racconta infatti l'Unicef che "l'assalto a Qaboun è l'ultimo di una serie di attacchi indiscriminati a scuole, studenti e insegnanti". Nei soli primi nove mesi di quest'anno, gli osservatori dell'Onu in Siria hanno verificato almeno 35 episodi come quello di Qaboun, con almeno 105 bambini uccisi e altri 239 feriti, anche se tutti presumono che il bilancio reale di morti e feriti sia più alto. Il tutto in un Paese in cui la guerra sta negando il diritto allo studio ad almeno 3 milioni di bambini e ragazzi.
Dentro questa tragedia, comunque, si annida anche una farsa: quella dell'informazione occidentale. Basta seguire i giornali anglosassoni per notare che ogni episodio come quello di Qaboun viene automaticamente attribuito all'esercito del dittatore Assad. E l'accento è su "automaticamente". Perché gli armigeri di Assad hanno compiuto ogni genere di porcheria ai danni della popolazione civile, ma la cosiddetta "opposizione" non è mai stata da meno. Anche negli anni scorsi, quando le uto bomba esplodevano in piena Damasco, falciando i passanti innocenti.
Qaboun è una città piena di profughi in cui da molti mesi vige una tregua di fatto tra forze governative e oppositori. Le una e gli altri hanno in dotazione armi come quelle che hanno colpito la scuola. Nessuno sa dire chi sia stato a uccidere gli scolari. Ma i giornali hanno subito dato la colpa all'esercito regolare. Quelli che avevano dubbi hanno semplicemente taciuto l'episodio. Pensiamoci, quando ci lamentiamo della crescita dell'Isis.
Racconta infatti l'Unicef che "l'assalto a Qaboun è l'ultimo di una serie di attacchi indiscriminati a scuole, studenti e insegnanti". Nei soli primi nove mesi di quest'anno, gli osservatori dell'Onu in Siria hanno verificato almeno 35 episodi come quello di Qaboun, con almeno 105 bambini uccisi e altri 239 feriti, anche se tutti presumono che il bilancio reale di morti e feriti sia più alto. Il tutto in un Paese in cui la guerra sta negando il diritto allo studio ad almeno 3 milioni di bambini e ragazzi.
Dentro questa tragedia, comunque, si annida anche una farsa: quella dell'informazione occidentale. Basta seguire i giornali anglosassoni per notare che ogni episodio come quello di Qaboun viene automaticamente attribuito all'esercito del dittatore Assad. E l'accento è su "automaticamente". Perché gli armigeri di Assad hanno compiuto ogni genere di porcheria ai danni della popolazione civile, ma la cosiddetta "opposizione" non è mai stata da meno. Anche negli anni scorsi, quando le uto bomba esplodevano in piena Damasco, falciando i passanti innocenti.
Qaboun è una città piena di profughi in cui da molti mesi vige una tregua di fatto tra forze governative e oppositori. Le una e gli altri hanno in dotazione armi come quelle che hanno colpito la scuola. Nessuno sa dire chi sia stato a uccidere gli scolari. Ma i giornali hanno subito dato la colpa all'esercito regolare. Quelli che avevano dubbi hanno semplicemente taciuto l'episodio. Pensiamoci, quando ci lamentiamo della crescita dell'Isis.



