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giovedì 28 settembre 2023
 
parità scolastica
 

«Il Governo non dimentichi di sostenere le scuole paritarie»

19/05/2021  L'Agorà della parità, cartello di sigle di scuole cattoliche, lancia un appello a Draghi affinché nel Decreto Sostegni bis destini anche alle scuole paritarie parte dei 500 milioni di euro stanziati

In queste ore si sta discutendo il Decreto sostegni bis destinato alle scuole. Le scuole cattoliche hanno lanciato (attraverso l'Agorà della parità composta da AGeSC – Associazione Genitori Scuole Cattoliche, CdO Opere Educative – CNOS Scuola – Centro Nazionale Opere Salesiane, CIOFS Scuola – Centro Italiano Opere Femminili Salesiane, FAES – Famiglia e Scuola, FIDAE – Federazione Istituti di Attività Educative, FISM – Federazione Italiana Scuole Materne, FONDAZIONE GESUITI Educazione) un appello affinché i fondi che nel decreto sostegni bis sono destinati alla scuola, lo siano anche per tutte le scuole paritarie. Si tratta di 500 milioni di euro, e una parte di questi andrebbero a sopperire il mancato coinvolgimento delle scuole paritarie nel primo Decreto Sostegni senza l'accoglimento dell'emendamento presentato dall''Agorà della parità. «Il Governo Draghi», si legge nell’appello, « ha dimostrato più volte di credere nella scuola e nell’istruzione come pilastri per far ripartire il nostro paese dopo la crisi economica e sociale dovuta al Covid: chiediamo perciò che il sistema scolastico venga preso in considerazione nella sua interezza e nella sua ricchezza. Non esistono alunni-studenti di serie A e alunni-studenti di serie B, ma solo cittadini italiani che hanno diritto alla libertà di scelta educativa, così come sancito dalla nostra Costituzione e confermato dalla legge 62 del 2000. Il decreto sostegni bis – conclude la nota – è anche l’occasione per recuperare l’emendamento che era stato proposto per il primo decreto sostegni e che la Commissione aveva bocciato: oggi si può sanare quell’ingiustizia e ristabilire un equilibrio per tutto il sistema scolastico nazionale. Non si tratta infatti di “scuole per ricchi”, ma di “scuole per tutti”, spesso presidi in territori dove non c’è nulla». In questi due giorni molti parlamentari hanno sposato la questione dei fondi alle scuole paritarie anche il Ministro dell'Economia si è detto disponibile a includere nel fondo di 500 milioni anche le scuole paritarie. Così dichiara la presidente di Fidae Virginia Kaladich: «In questo momento così delicato, in cui tutte le famiglie italiane stanno facendo i conti con due anni scolastici a dire poco travagliati, è importante potere programmare con serenità l’avvio del prossimo corso, 2021-2022. Sarebbe davvero una discriminazione incomprensibile, e probabilmente con dei profili di incostituzionalità, destinare questi fondi solo per le scuole statali visto che il Covid non ha guardato in faccia nessuno e che i problemi sono gli stessi per tutti gli studenti, le famiglie italiane e il personale scolastico italiano. Non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, per questo apprezziamo la battaglia che molti parlamentari stanno facendo in queste ore e registriamo anche delle aperture positive da parte del Ministro Daniele Franco che ci fanno ben sperare».

 
 
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