Il 14 agosto 1884 un contadino di 27 anni si recò negli uffici anagrafici del Comune di Asti per denunciare la nascita del figlio Giovanni Angelo, avvenuta il giorno precedente. Quel contadino era Francesco Bergoglio, bisnonno dell’attuale Pontefice argentino (che curiosamente ne ha ripreso il nome, anche se come omaggio al Santo dei poveri) le cui origini si trovano nell’Astigiano.
A dimostrare ufficialmente il legame tra la città piemontese, e in particolare la frazione che si chiama Portacomaro Stazione, dove si trova la casa di famiglia, e quindi papa Francesco è stato lo stesso sindaco di Asti Fabrizio Brignolo che nel 2013, subito dopo l'elezione a Pontefice, aveva chiesto agli Uffici anagrafici di svolgere un’indagine per studiare l’albero genealogico del Pontefice.
I risultati – la ricerca arriva a “schedare” perfino i trisnonni paterni del Papa (Giuseppe Bergoglio e Maria Giacchino, nati in due paesi vicini ad Asti rispettivamente nel 1816 e nel 1819) - sono stati presentati nel 2013 e nell’occasione è stato anche mostrato il frontespizio del registro originale che contiene l’atto di nascita del nonno del Santo Padre.
«Dall’indagine, che peraltro intendiamo approfondire», aveva spiegato il sindaco, «è emerso anche che Giovanni Angelo Bergoglio si trasferì a Torino il 1° gennaio 1906, dove si sposò l’anno successivo con Rosa Vassallo (la famosa nonna Rosa, citata spesso dal Papa, ndr), originaria dell’entroterra ligure, e dove il 2 aprile 1908 nacque Mario, padre del Pontefice. La famiglia, tuttavia, tornò a vivere ad Asti nel 1918, da cui poi partì, il 1° febbraio 1929, per l’Argentina. Tanto che risultano iscritti all’Aire (l'elenco anagrafico degli Italiani residenti all’estero) del Comune di Asti due sorelle (Maria Elena e Marta Regina Bergoglio) e un fratello (Alberto Horacio Bergoglio) del Papa, nati successivamente a Buenos Aires”.