Mi ha rattristato il recente pronunciamento del Dicastero per la dottrina della fede su Maria. Pensavo che i tempi fossero maturi per riconoscere la divinità della Madonna, e invece è stato precisato che non è “corredentrice” del mondo, assieme a suo Figlio.

La nota del Dicastero

Per salvare il mondo Dio ha cercato una madre, scegliendo la persona ideale: una donna “piena di grazia”, una “immacolata concezione”. Solo con il suo “sì” alla proposta di Dio è potuto nascere il Salvatore. Come può una donna partorire Dio ed essere assunta in cielo in anima e corpo se non ha caratteristiche divine?

Marco Tomasi


Mi rallegra il tuo amore per Maria. La Tradizione, tuttavia, ci insegna che per pregare occorre credere secondo verità (lex orandi, lex credendi).

Maria è stata preservata dal peccato (dogma dell’Immacolata concezione), a differenza di tutti gli altri esseri umani, in vista del suo libero “sì” di diventare verginalmente (dogma della perpetua verginità di Maria) madre umana del Salvatore (dogma della Maternità di Dio, in greco Theotókos).

Il suo essere assunta in cielo in anima e corpo (quarto e ultimo dogma mariano, quello dell’Assunzione) è coerente a tutto il progetto di salvezza: ella, preservata dal peccato, è umana in tutto, è santa, è la primogenita dei salvati.

L’intervento della teologa suor Daniele Del Gaudio

Possiamo, dunque, dire che è stata “divinizzata”, ma non che è divina, proprio come noi quando, forse dopo una purificazione, compariremo davanti a Dio per godere per sempre dell’Amore pieno.

L’approfondimento sul documento del Dicastero

Non è “corredentrice”, perché, come dice la Nota vaticana, l’unico Salvatore è il Figlio e solo Lui. Maria, però, intercede costantemente e potentemente presso di Lui. Per questo noi, suoi figli, a lei ci rivolgiamo per ogni necessità nostra e dei nostri fratelli e sorelle.

Papa Francesco all’udienza generale del 24 marzo 2021: «Le cose belle che la Chiesa e i Santi dicono di Maria nulla tolgono all’unicità redentrice di Cristo.