Entrare nella camera da letto di un papa non capita tutti i giorni. Ma ora diventa possibile nell’appartamento della Villa pontificia di Castel Gandolfo, che papa Francesco ha deciso di trasformare in un museo. Già un anno fa era stato deciso di aprire i giardini di Villa Barberini e un piano del Palazzo Apostolico (trasformato in museo), tuttavia l’appartamento pontificio rimaneva inaccessibile. Ma papa Francesco, deciso a non utilizzare la residenza di campagna (finora egli ha sempre rinunciato alle vacanze estive), ha dato il via libera alle visite nella parte più privata del palazzo.
“Papa Francesco”, spiega Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, “mi ha detto che ha troppe grane a cui star dietro, quindi rinuncia alla sua reggia di campagna e desidera però che questo luogo così carico di storia e colmo di bellezza venga regalato al popolo dei suoi fedeli”. All’interno dell’appartamento, dal 22 ottobre, si possono quindi vedere il Salone degli Svizzeri, la sala del Trono e la sala del Concistoro, fino ad arrivare agli spazi più privati: la Biblioteca, lo Studiolo privato, le stanze dei segretari, infine la camera da letto e la Cappella privata, dedicata alla Madonna di Czestochowa (dove hanno pregato insieme papa Francesco e Benedetto XVI). Infine si attraversa la suggestiva Galleria di Alessandro VII, con le pareti affrescate e le finestre che si affacciano sul lago e la campagna.
In questi ambienti colpisce la mancanza di sfarzo. Si tratta di di stanze eleganti, ma sobrie, senza lussi. La camera da letto, in cui morirono Pio XII e Paolo VI, è di estrema semplicità. Il letto è a una piazza e mezzo, affiancato da due comodini. Sulla parete alle spalle del letto nessun crocifisso, ma un piccolo quadro che raffigura la Madonna con il Bambino. La stanza fu riservata nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, alle partorienti della zona, nascoste da papa Pacelli. “Molti dei nati qui nella zona dei Castelli non a caso si chiamano Eugenio”, ricorda Paolucci. Sono molto belle anche le vedute dalle finestre dell’appartamento, affacciate sui boschi dei Castelli e su quello che Paolucci definisce “l’occhio azzurro del lago”.
Secondo Sandro Barbagallo, curatore del reparo Collezioni Storiche dei Musei Vaticani, la decisione di papa Francesco di non venire a Castel Gandolfo non deve scandalizzare. In passato è capitato che per decenni nessun papa abbia frequentato la villa pontificia, anche se i papi del Novecento, tranne Giovanni Paolo I (il cui pontificato durò soltanto 33 giorni), ci sono venuti tutti. La Villa è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, mentre il sabato è previsti l’orario continuato dalle 9 alle 16,30. Il biglietto si può prenotare online sul sito ufficiale dei Musei Vaticani (www.museivaticani.va), ma c’è una biglietteria anche a Castel Gandolfo.