Primo nel suo genere in Italia, presso l’aeroporto di Bari “Karol Wojtyla”, è stato da poco inaugurato “Fly Family”, un centro polifunzionale per i minori e l'infanzia.
Si potrebbe definirlo sbrigativamente un asilo nido modello, ma non è solo quello e non è solo l'asilo dell'aeroporto, anche se la struttura verrà utilizzata dai passeggeri dello scalo di Bari che dovessero avere necessità di un sostegno per i loro piccoli durante la permanenza in aeroporto.
Aperto tutto l’anno, dalle 7.30 alle 19.30, garantirà servizi diversi e complementari rispetto a quelli tradizionali di un asilo nido, ottimizzando i tempi degli spostamenti e le esigenze delle famiglie baresi. All'interno anche un nido (per bambini dai 3 mesi ai 3 anni), un centro per la diagnosi e la terapia dei disturbi dell'apprendimento (per bambini dai 4 ai 12 anni) e un dopo-scuola con laboratori pomeridiani, rivolti ai bambini da 6 ai 12 anni che non possono essere seguiti dalle famiglie nelle attività di studio. È stato poi previsto un baby-parking che normalmente sarà fruibile dai bambini sino a 12 anni nei giorni di chiusura della scuola statale e nei mesi estivi, ma che sarà utilizzabile anche durante l'anno scolastico per le attività di gioco e sportive.
Ecco un video del "Fly Family":
La filosofia educativa nata nelle scuole d’infanzia del Comune di Reggio Emilia e divenuta un esempio seguito in tutto il mondo, sarà alla base di “Fly Family”.
Principio cardine è la centralità del bambino, visto come individuo unico e complesso, con i propri interessi, le proprie capacità, i propri personali ritmi di sviluppo, che agli adulti – interni ed esterni alla famiglia – spetta sostenere e valorizzare, rispettandone la libera evoluzione.
Centrale anche la famiglia, co-protagonista nel processo di crescita, poiché, godendo di un punto di osservazione privilegiato sui bisogni che il bambino manifesta nella vita quotidiana, può contribuire attivamente a progettare le risposte a tali bisogni.
Importante anche l'interazione e la cooperazione costante tra bambino, genitore e educatore, in un'ottica di scambio circolare di sensibilità, saperi e competenze, che favorisce un processo di sviluppo vantaggioso per tutti i soggetti.
La struttura, realizzata grazie a un contributo finanziario di un milione di euro da parte della Regione Puglia, pari a circa il 50 per cento del costo totale dell'investimento, è anche eco.
Presente al taglio del nastro, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha detto: «Non è solo un asilo esteticamente molto bello, ma anche un prototipo di bioarchitettura e di bioedilizia. Tutti i materiali, dai tavolini alle sedioline, dai bagni ai giocattoli sono di materiali ecologicamente compatibili e non inquinanti».
Grande attenzione, fin dalla fase progettuale, è stata prestata agli aspetti di biocompatibilità ed efficienza energetica: un tetto verde riveste il tetto dell'edificio, isolandolo termicamente e acusticamente e garantendo l’assorbimento dell'acqua piovana, scongiurando la possibilità di sovraccarico del sistema di scarico. Il nuovo centro, inoltre, dispone di pannelli fotovoltaici sul tetto per la produzione di energia elettrica.