Mt 18,1-5.18,10 - Santi Angeli Custodi – Memoria - (2 ottobre 2024) -
“Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli»”. Diventare come bambini è la condizione per riuscire a capire anche il significato della festa di oggi in cui ricordiamo i nostri angeli custodi.
Non è una festa che vuole far leva su una sorta di infantilismo spirituale. È invece una festa che ci ricorda che alcune cose riusciamo a vederle, o perlomeno a intuirle soltanto quando smettiamo di fidarci solo e soltanto dei nostri ragionamenti, e della nostra capacità di tenere sotto controllo la realtà. La verità è che l’amore di Dio è estremamente concreto, ed Egli in maniera creativa trova moltissimi modi per starci accanto e accompagnarci nel cammino della nostra vita.
Credere nella presenza degli angeli custodi non significa credere in qualcosa che si mescola con qualche credenza new age, ma è credere che Dio ha cura di noi nel dettaglio mettendo accanto ad ognuno un aiuto particolare, un modo singolare di proteggerci e custodirci. Così come una madre o un padre che hanno diversi figli sanno che devono amarli in maniera diversa perché ognuno di essi è diverso, così Dio in maniera particolare ama ciascuno di noi mettendoci accanto ciò di cui noi abbiamo bisogno in maniera singolare.
Dovremmo ricordarci spesso di non essere soli, e dovremmo riprendere fiducia e confidenza in questo modo misterioso che Dio ha scelto di starci accanto e che noi chiamiamo angeli custodi. Dalla proporzione della nostra fiducia in loro potremmo vedere e sperimentare aiuti inimmaginabili come solo l’amore sa fare.
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