Articolo
25 ottobre 2017
Qualsiasi persona di buon senso che decida di stare vicino ad un giovane agonizzante per un incidente stradale dovrebbe sentire l’urgenza di stargli accanto, stringergli la mano, guardarlo negli occhi. Invece c'è chi preferisce filmare la morte e condividerla sui social. E' l'amara riflessione di Alberto Pellai: «La crudezza e la verità della morte diventano occasione di esibizione e di rappresentazione»